Udinese, Armero: “Voglio giocare Champions e Mondiale”

Intervistato ai microfoni di “Udinese Channel”, Pablo Armero, esterno sinistro colombiano della squadra friulana, ha parlato del suo momento e del suo rendimento con la formazione bianconera: “Per me è stato molto importante il mio inizio con l’America de Calì, mi ha permesso di giocare in Brasile ed arrivare all’Udinese. Hanno visto che ero in grado di fare bene e giocare anche in Italia. Il calcio colombiano è simile a quello brasiliano per la tecnica, ci sono giocatori molto offensivi, con molta capacità  di attaccare con qualità . Anche a me piace andare avanti e fare gol, fare assist per i miei compagni e questa è una mia caratteristica. Sono arrivato in Italia, qui si gioca un calcio più tattico e difensivo, ma grazie all’aiuto dell’allenatore sto facendo un buon campionato. Quando l’Udinese si è fatta sentire? Quando ero in Brasile l’interesse maggiore era del Parma, ho fatto le visite mediche, ma poi qualcosa non è andato. Poi mi hanno parlato dell’Udinese, dove giocavano i miei connazionali Zapata e Cuadrado, che me ne hanno parlato molto bene. Io volevo assolutamente venire in Europa per mostrare le mie capacità . Ringrazio Dio per l’opportunità  di stare qui. All’inizio è stata difficile, ma i miei compagni mi sono sempre stati vicini, sono amici, e per me è stato tutto più facile. Mi hanno ricevuto bene e la vita qui è un po’ più facile per me e per la mia famiglia. Quando esco tutti mi rispettano e mi fanno i complimenti, questo mi fa sapere che sto facendo le cose bene e mi riempie d’orgoglio. Fuori dal campo sono sempre molto allegro”.

Sul suo ruolo in campo e le problematiche di adattamento dal Sud America: “Nel calcio bisogna prima difendere per poi attaccare, ma la mia caratteristica principale è certamente l’attacco sulla fascia. Qui c’è molta tattica e bisogna fare attenzinoe a difendere. Io trequartista? Sono contento, il mister vuole che io giochi, a prescindere dalla posizione. Questo è importante, ma preferisco giocare come laterale sinistro, è il mio ruolo da tanto tempo. Quando il mister mi prova in un’altra posizione va bene, è un’opzione se manca un attaccante o una mezz’ala. La verità  però è che mi piace fare il ruolo in cui ho sempre giocato”.

Infine, sulla premiazione agli Oscar del Calcio come migliore laterale sinistro dell’ultima stagione: “Per me, per la mia famiglia e per tutte le persone che mi sono state vicine questo è un trionfo. Non è facile nel campionato italiano ottenere questa riconoscenza. Spero di poter andare avanti sempre più con grande facilità “.

Chiosa sulla nazionale colombiana ed il futuro: “Voglio ottenere un buon piazzamento con la mia squadra e con la nazionale l’obiettivo è di andare a giocare il Mondiale del 2014 in Brasile. Sono due cose importanti per la mia carriera. Per noi è troppo importante andare in Champions come club, mentre in Colombia è molto sentita la qualificazione al Mondiale in Brasile. Se sento gli altri colombiani in Italia? Sono sempre in contatto con Cuadrado, Zuniga e Muriel, siamo compagni anche della nazionale. Tutti stiamo facendo bene, anche Ibarbo al Cagliari. Tutti stanno facendo bene ed ognuno lotta per il rispettivo obiettivo. Io con i miei compagni qui penso a fare il mio per andare avanti”.