Camorani: «Salernitana e Lecce non meritano la Lega Pro, Lotito...» - Calcio News 24
Connettiti con noi

2014

Camorani: «Salernitana e Lecce non meritano la Lega Pro, Lotito…»

Pubblicato

su

Il doppio ex di Salernitana e Lecce parla del big match di venerdì sera all’Arechi di Salerno

Nemmeno un giorno di riposo, la Salernitana è tornata subito al lavoro. Il tecnico Menichini, dopo il pareggio esterno contro il Benevento, ha dovuto preparare la sfida contro il Lecce. Una settimana ricca di lavoro, ma anche di infortuni. Se da un lato il trainer granata ha recuperato diversi giocatori, c’è da dire anche che Menichini non potrà contare su Gabionetta per almeno due partite. Venerdì, all’Arechi di Salerno, farà tappa il Lecce. Un big match di giornata, sicuramente di categoria superiore. È noto che entrambe le società puntano al salto di categoria. A parlarne in esclusiva ai microfoni di CalcioNews24.com è Alfonso Camorani, doppio ex di Salernitana e Lecce.

Salernitana-Lecce, una sfida importante e, visti gli organici, di un’altra categoria…
«Si, Salernitana e Lecce non merita di certo questa categoria, entrambe hanno organici che anche in Serie B farebbero bene. Sia quella granata che quella giallorossa sono piazze importanti, la Lega Pro sta stretta. Spero che possano fare il salto di categoria quest’anno».

Nonostante organici forti il Lecce è reduce da due finali play-off perse, attualmente i salentini vivono un purgatorio?
«Beh si, perché non è detto che chi fa la squadra tecnicamente più forte vince. I giocatori devono calarsi nella mentalità della categoria, in Lega Pro ha la meglio chi scende in campo con più cattiveria».

Che partita dobbiamo aspettarci venerdì sera all’Arechi?
«Salernitana e Lecce sono nel mio cuore: la prima mi ha lanciato nel calcio che conta, con la seconda ho vinto un campionato di Serie B e ho vissuto la Serie A. Una partita da pareggio non farebbe male a nessuno, anche perché io ho ancora degli amici in entrambe le piazze».

Lei che ha giocato all’Arechi, che ambiente deve aspettarsi il Lecce?
«Sappiamo tutti che a Salerno il pubblico è il dodicesimo uomo in campo e non si tratta di dire sempre le stesse cose, ma è la realtà dei fatti. Il tifoso granata resta vicino alla squadra fino al 90’, vuole il giocatore che esce dal campo con la maglia sudata. Ripeto, la Salernitana deve tornare nelle categorie che gli competono».

Anche i numeri confermano quanto detto, lo scorso anno per Salernitana-Lecce ci furono quasi 15mila spettatori…
«Nemmeno in Serie A si fanno certi numeri, ma Salerno è così. Lì si vive per il calcio e sono tutti tifosi della Salernitana, alle spalle c’è una società forte, un direttore sportivo in gamba, anche se il Lecce non è da meno. Io credo che entrambe le squadre se la giocheranno fino alla fine, non dimentichiamo poi anche il Benevento che da anni spende tanti soldi per allestire organici forti, ma la Serie B ancora non arriva».

Come giudica la gestione Lotito?
«Personalmente non lo conosco, ma sta facendo buone cose a Salerno. Spero possa fare ancora meglio e che riporti la Salernitana dove merita, anche perché la piazza desidera tornare in alto. Lotito e Mezzaroma possono fare tranquillamente i presidenti, hanno le capacità e le possibilità per farlo. I tifosi risponderanno presente».