I tennisti top-10 del 2013 sul lettino dello psicologo - Calcio News 24
Connettiti con noi

2014

I tennisti top-10 del 2013 sul lettino dello psicologo

Pubblicato

su

Articolo a cura di Pier Paolo Zampieri

Sul lettino, Rafa Nadal è un grande guerriero o un grande pulcino bagnato? David Ferrer: un Paperon de’ Paperoni prigioniero d’una felicità autistica. J.M. Del Potro: perchè non ha paura. Richard Gasquet si trascina in campo la poltrona dello psicanalista (Prima Parte).
In rigoroso ordine di classifica 2013. (nella prima parte 1,3,5,7,9, Nadal, Ferrer, Del Potro, Berdych, Gasquet,) nella seconda parte 2,3,6,8,10, Djokovic, Murray, Federer, Wawrinka, Tsonga).

Nel mio lavoro sono il migliore. Faccio lo psicologo e mi sono specializzato in tennisti. L’unico sport in cui sei davvero solo. Sei tu l’unica risorsa. Sei tu il peggior nemico.

Anche se sono giovani, anche se sono ricchi, non sono felici. Non potrebbero esserlo. La felicità riguarda tante cose ma mai la vittoria. La vittoria è solo un antidoto alla paura. Una parente nobile del sollievo. Una coperta luminosa sopra un pozzo nero. Per i più è una cosa da inseguire che non si fa mai toccare. Per i pochi altri una dipendenza, anche se dorata. Il mio lavoro fondamentalmente è svelare i mostri che si nascondono sotto quel velo dorato. Ognuno ha il suo.

 1) Nadal Rafael.

Forse il caso più semplice. O il più emblematico. Quello che passa per il più grande guerriero del circuito a me sembra un grande pulcino bagnato. Il suo essere vincente è un effetto indiretto del terrore di perdere. Più che vincere lui non vuole perdere. E’ quasi terrorizzato dall’idea. Nessuno ha il suo stesso terrore di perdere. Si vede anche da come si muove, da come parla, da come gli occhi siano sempre alla ricerca di un possibile pericolo nascosto dietro il campo visivo. Solo quando vince tutto si scioglie e si apre ad una felicità che neanche a lui sembra vera. Infatti non è felicità. È sollievo. Puro sollievo.

Il suo rifiuto della sconfitta è quasi infantile. C’è qualcosa di molto stupido in questo. Una vera chiusura mentale che produce effetti fantastici sul campo di tennis. Grazie a questo terrore che lo accompagna ogni singolo istante, batterlo è quasi impossibile. La sconfitta è paradossalmente la sua compagna di viaggio più intima. Per allontanarla sarebbe disposto a morire sul campo. Da un certo punto di vista è stato il mio cliente più difficile. Migliorarlo come persona lo renderebbe un tennista peggiore.

Ma la vita si manifesta sempre in forma di paradossi. Non credo sia un caso che il più vincente di sempre nei testa a testa con tutti i più forti della sua epoca è stato di gran lunga il più grande numero 2 della storia del tennis. Da numero uno si può solo perdere, da due si deve solo vincere.

 3) Ferrer David.

Leggi il resto dell’articolo su Ubitennis.com!