Juve-Barça e la ricerca dell'impossibile - Calcio News 24
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2015

Juve-Barça e la ricerca dell’impossibile

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Analisi, precedenti e curiosità sulla prossima finale di Champions League

Chi si limita al possibile non avanza né progredisce: è cercando l’impossibile che si capisce ciò di cui si è capaci. Ed è questa la missione della Juventus, data per spacciata in semifinale di Champions League e ora lanciata verso la finale di Berlino contro il Barcellona. Appuntamento con la storia, dunque, per la Juventus che non ha mai superato una squadra spagnola in una finale europea. Inoltre, tornano a sfidarsi in finale una squadra italiana e una spagnola dopo 17 anni: l’ultima volta risale, infatti, alla sfida vinta dal Real Madrid proprio contro la Juventus, l’unica altra occasione, invece, è il confronto tra Milan e Barcellona vinto dai rossoneri.

PERCHE’ CREDERCI – La squadra di Luis Enrique non è affatto imbattibile, seppur parta inevitabilmente favorita. La Juventus, infatti, affronterà prima la finale di coppa nazionale rispetto al Barcellona e, quindi, avrà un margine temporale più ampio per programmare al meglio la finale del 6 giugno. Il fattore preparazione, dunque, gioca a favore dei bianconeri, che possono mettere benzina nel motore e in particolare portare Paul Pogba e Andrea Pirlo al top della condizione. «Il mister propone sempre grandi menù, ora vedremo cosa farà per affrontare il Barcellona», ha dichiarato Patrice Evra dopo il ritorno con il Real Madrid e, in effetti, è significativa l’indicazione del terzino francese, perché Massimiliano Allegri ha saputo disegnare una ragnatela per intrappolare i galacticos e dovrà riuscire a ripetersi con il “trio meraviglia” costituito da Lionel Messi, Luis Suarez e Neymar. Il fraseggio dei tre fuoriclasse può ipnotizzare la Juventus, che, quindi, deve spingere la manovra blaugrana sugli esterni per poter arginare la qualità offensiva degli avversari. Sarà fondamentale, dunque, il lavoro degli esterni bianconeri, del filtro a centrocampo con particolare attenzione a Paul Pogba, il quale dovrà occuparsi tra gli altri anche di Dani Alves, oltre che la freschezza in attacco di Carlos Tevez e Alvaro Morata. La Juventus ha, insomma, tutti gli ingredienti necessari per cucinare una grande impresa, ma le motivazioni, la grinta e l’intensità saranno decisivi per amalgamarli.

I PRECEDENTI – La Juventus e il Barcellona si sono affrontate in precedenza in Champions League tre volte: nelle doppie sfide è in vantaggio la squadra blaugrana, che ha avuto la meglio in due occasioni, mentre i bianconeri hanno avuto la meglio nell’ultimo precedente, imponendosi al Camp Nou ai supplementari nella sfida che Xavi Hernandez definì per i suoi «disastrosa». Il primo confronto nel torneo risale ai quarti di finale della stagione 1985/86: il tecnico Terry Venables riuscì soffrendo ad eliminare la squadra di Giovanni Trapattoni vincendo per 1 a 0 l’andata in casa e pareggiando 1 a 1 il ritorno a Torino; l’unico gol bianconero fu siglato da Michel Platini. Prima dei quarti di finale di Champions League 2002/03 la Juventus e il Barcellona si sono affrontate nella semifinale di Coppa delle Coppe del 1990/91: all’andata ebbe la meglio la squadra catalana in rimonta dopo la rete di Pierluigi Casiraghi, al ritorno fu insufficiente la rete su calcio di punizione di Roberto Baggio. Ecco, dunque, la doppia sfida del 2003, anno in cui la Juventus perderà la finale contro il Milan: il gol all’andata di Javier Saviola in risposta a quello di Paolo Montero avvantaggia il Barcellona in vista del ritorno, ma la Juventus espugna il Camp Nou ai supplementari grazie al gol al 114’ di Marcelo Zalayeta. Juventus e Barcellona comunque si sono incontrate anche nella Coppa delle Fiere della stagione 1970/71: la Juventus vinse entrambe le sfide del secondo turno per 2 a 1.

NUMERI E CURIOSITA’ – Le statistiche sono pronte per essere aggiornate: in caso di gol di Lionel Messi a Berlino, la Pulce diventerebbe il primo giocatore ad andare a segno in tre finali di Champions League. Finora come lui hanno fatto gol in due finali Raul, Samuel Eto’o e Ronaldo. Patrice Evra, invece, scendendo in campo in finale eguaglierebbe Clarence Seedorf per numero di finali disputate, cioè cinque. Resta, però, in vantaggio Paolo Maldini, che con il Milan ne ha disputate sei. Vincendo, invece, il terzino della Juventus diventerebbe il tredicesimo giocatore a vincere la Champions League con più di una squadra, mentre Alvaro Morata potrebbe diventare il quinto giocatore a vincerla in due stagioni di fila e con due squadre diverse. Barcellona e Juventus, che hanno eguagliato il Bayern Monaco raggiungendo la loro quinta finale (il primato resta al Milan, a quota sei), hanno anche obiettivi “secondari”: la squadra blaugrana può eguagliare il Real Madrid con quattro trionfi, mentre la Juventus proverà ad allontanare il primato negativo, di quattro sconfitte nelle finali di Champions League.