La oposición tucumana - Calcio News 24
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2015

La oposición tucumana

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La Juve nel segno di Roberto Pereyra: da Plaza Indipendencia a Roma

Quache notte fa in Plaza Independencia de Tucumán, sono stati migliaia a manifestare per la nuova elezione del governatore… Contro. Contro il sistema, certamente, ma anche contro quelle idee che il governo argentino pretende di imporre a chi ha il sangue caldo e ha sofferto per la repressione e la dittatura.

#TUCUMANAZO – #tucumanazo è l’hashtag lanciato per la protesta ma #tucumanazo è in parte anche quello che abbiamo visto in campo l’altro giorno, quando Roberto Pereyra è entrato come sostituto di Lichtsteiner, spaccando la difesa della Roma e creando, di fatto, l’unica occasione juventina, una delle due azioni da salvare in novanta e una manciata di minuti. Perché se è vero che vincere è l’unica cosa che conta, è vero anche che le grandi squadre le fa soprattutto la fame. “Quella” fame che alla Juve non manca da almeno tre campionati. Sono lontani i tempi dell’imbattibile Stadium e del mostro bianconero: ora che è a pari con Carpi, Frosinone ed Empoli non fa poi così paura.

OPSOSICION TUCUMANA – La “oposicion tucumana“, intanto, ha negli occhi la piazza gremita, bandiere bicolori e nelle orecchie cori di protesta. Poco importa se la piazza è quella dell’Olimpico e non quella di Independencia, le bandiere sono bianconere e non biancocelesti e i cori sono per la Juve e non per la politica, ma per la stessa dignità. Allegri e i suoi ragazzi non dovrebbero dimenticare che si combatte in campo come si combatte per i propri diritti e sentire, nel profondo del cuore, che se l’altra notte in quella piazza, in Argentina, erano diecimila, a Roma toccavano la soglia dei sessanta… Una responsabilità da ripagare con impegno, con coraggio e tanto, tanto #tucumanazo.