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Le pagelle: Milan-Juventus

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Scudetto sempre più a tinte bianconere: Mandzukic è un colosso e Pogba timbra tre punti cruciali. Diavolo a corto di benzina dopo i primi 45

Terminata da pochi minuti – sul risultato di 2-1 per i bianconeri – Milan-Juventus, gara valida per la 32esima giornata del campionato di serie A TIM 2015/2016. Alex illude di testa il Diavolo al 18′, ma poi la compagine torinese rientra prepotentemente in partita prima con l’errore di Romagnoli (che consente il pareggio a un supremo Mandzukic sette minuti più tardi) e successivamente con l’invenzione di Pogba (palombella assurda al 65′ su destro very dirty del francese). A corredo di tutto ciò ben tre legni (Abate all’ottavo, traversa rossonera al 51′ con Buffon semplicemente fenomenale nel deviare il facile tap-in di Balotelli e ennesimo palo di Pogba al 60′ direttamente su punizione), ma soprattutto altri tre punti pesanti per la Vecchia Signora che, ora come ora, può solo perdere da sola questo quinto scudetto di fila (trentaduesimo o trentaquattresimo, decidetelo voi esperti di giustizia sportiva). La matematica d’altronde non mente: alla Juve bastano dieci punti nelle restanti sei partite (e le ultime tre sono con sparring-partner del calibro di Carpi, Verona e Sampdoria…), sempre che il Napoli le vinca tutte a partire da domani con l’Hellas. Pura fantascienza non riuscirci, nonostante Allegri in sala-stampa mantenga un aplomb scaramantico e alla nostra provocazione («Mister, allora ne vincerà 26 su 27 di fila?») si sia limitato a sorridere… Il Milan portato in ritiro per sette lunghi giorni a Milanello da Mihajlovic? Come quelle automobili che sognano di raggiungere una stazione di servizio ma, ahimé, restano senza benzina ad almeno dieci chilometri da essa. E quindi tante grazie al Genoa di Gasperini che con la vittoria odierna tiene il Sassuolo (primo pretendente all’Europa League) a un misero punto di distanza da Montolivo e compagni (49 i rossoneri, 48 gli emiliani). Della serie: piuttosto che niente, dottor Galliani, meglio piuttosto. Passiamo ora alle nostre pagelle appena sfornate.  

MILAN: Donnarumma 6,5, Abate 6, Alex 6,5, Romagnoli 5, Antonelli 5,5, Honda 5,5 (73′ Luiz Adriano 5,5), Kucka 5,5, Montolivo 5,5, Bonaventura 5,5, Bacca 5, Balotelli 6,5 (77′ Boateng 5,5).

JUVENTUS: Buffon 7, Rugani 6, Bonucci 6, Barzagli 6, Lichtsteiner 6 (81′ Cuadrado 6), Marchisio 6, Pogba 7, Asamoah 6 (85′ Evra SV), Alex Sandro 6,5, Mandzukic 7, Morata 7 (67′ Zaza 6).

MILAN – IL MIGLIORE
Mario Balotelli 6,5 –
Dite quello che volete, sostenete qualsiasi campana, ma è innegabile che quando Super Mario giochi dall’inizio il coniglio nel cilindro sia sempre in agguato. Certo, qualcuno potrebbe sostenere a ragione che con lui in campo sparisce automaticamente Bacca (male, malissimo il colombiano abbinato al 45 rossonero), ma quello al massimo è un problema dell’allenatore. Il Balotelli di stasera, comunque, giogioneggia il meno possibile. Aggancia ogni pallone che sembra perso. Inventa punizioni velenose e, quando può (o se lo ricorda…), velocizza l’offensiva rossonera. Oppure replica la “mano de dios”, ma Orsato non ci casca e l’ammonisce al 51′. Certo, una rondine non fa primavera (e neppure una convocazione per Euro 2016), quindi testa basta, Mario, e avanti così fino al 21 maggio.  

MILAN – IL PEGGIORE
Alessio Romagnoli 5 – 
Non una prestazione disastrosa la sua, ma l’erroraccio in occasione del pareggio di Mandzukic vanifica ogni altro ragionamento. Peccato perchè Alessio interpreta la gara con maturità e, tra difesa e centrocampo, si concede pure qualche finezza balistica. Però nel calcio al minimo errore riparti da zero (e quello di stasera pesa una tonnellata) tant’è che l’insufficienza ci pare inevitabile. 

JUVENTUS – IL MIGLIORE
Mario Mandzukic 7 –
Che partita pure il croato, alias l’altro Mario in campo. Il pareggio è materia da bomber volpone d’altri tempi, ma la cosa più importante riguarda la sua presenza accentrante che dalla fascia converge quasi sempre verso l’area di rigore portandosi a spasso gli esterni. Il sacrificio costante di Mandzukic consente contemporaneamente a Morata (bellissima partita) di dispensare gran calcio e belle invenzioni rivelandosi pedina insostituibile (Zaza entrerà al 67′ solo per un problema fisico dello spagnolo). Complimenti infine anche a Pogba per un tiro talmente sporco e ingegnoso da valere i tre punti. E probabilmente il quinto scudetto di fila.  

JUVENTUS – IL PEGGIORE
Nessuno –
Il grande indagato della serata era Rugani, ma il ragazzino originario di Lucca – nonostante qualche breve amnesia – non delude affatto e conferma la RBB (Rugani-Bonucci-Barazagli) come una valida alternativa alla ben nota BBC presieduta dall’assente Chiellini. Il ghanese Asamoah, preferito a Sturaro, si merita a sua volta la sufficienza: interventi rudi, gran portatore d’acqua, piede non morbidissimo, ma il 6 abbondante per il centrocampista bianconero ci sta tutto. Difficile trovare elementi negativi in una squadra che, su ventun partite, colleziona venti vittorie e un pari al Dall’Ara di Bologna. ‘Impressionante’ è l’unico aggettivo che ci viene in mente, altro che ‘peggiore’…

Marcatori: 18′ Alex, 27′ Mandzukic, 65′ Pogba.

Ammoniti: 19′ Asamoah, 49′ Mandzukic, 51′ Balotelli, 59′ Alex, 61′ Kucka, 86′ Zaza, 89′ Antonelli.

Espulsi: nessuno.

Arbitro: Orsato di Schio.

MILAN (4-4-2): Donnarumma; Abate, Alex, Romagnoli, Antonelli; Honda (73′ Luiz Adriano), Kucka, Montolivo, Bonaventura; Bacca, Balotelli (77′ Boateng). All.: S. Mihajlovic.

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Rugani, Bonucci, Barzagli; Lichtsteiner (81′ Cuadrado), Marchisio, Pogba, Asamoah (85′ Evra), Alex Sandro; Mandzukic, Morata (67′ Zaza). All.: M. Allegri.