Berlusconi: «Lascerò solo dopo altre vittorie» - Calcio News 24
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2015

Berlusconi: «Lascerò solo dopo altre vittorie»

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Il presidente del Milan si racconta a Alan Friedman

A breve uscirà il libro My Way, una sorta di biografia di Silvio Berlusconi ad opera del noto giornalista Alan Friedman. Nell’edizione di oggi La Gazzetta dello Sport ha riportato qualche stralcio in anteprima del libro sull’ex Premier, tutti concentrati ovviamente sul Milan e sull’esperienza calcistica di Berlusconi. Il presidente ha spiegato di aver preso il Milan soprattutto perché da giovane ne parlava spesso con il padre e ha raccontato come mise in piedi la trattativa assieme a Confalonieri e Galliani. Poi è passato a raccontare di Sacchi e di come abbia scelto allenatore e dirigenti per costruire il brand.

SUGGERISCO – «Non ho mai dettato una formazione, ne ho suggerite molto spesso. Discuto spesso con i miei tecnici, quando non sono d’accordo perdo sempre. Non ho mai abusato della mia posizione di presidente. Con Sacchi abbiamo inventato la formula di un Milan che avrebbe sempre comandato il gioco e avrebbe divertito» ha detto Berlusconi aggiungendo di aver scelto Sacchi dopo una gara di Coppa Italia e che col tecnico di Fusignano fu amore a prima vista. Dopo Sacchi ecco Capello e infine Ancelotti, sul quale Berlusconi ha speso belle parole dicendo di esserci in armonia e di considerarlo il papà dei giocatori del Milan.

CONTROLLO – Da Ancelotti a oggi il Milan deve ancora tornare a vincere con continuità e Berlusconi ha spiegato come ha scelto gli allenatori: «La scelta punta sull’uomo ancor prima della sua visione di gioco, deve guidare i giocatori facendosi stimare». A Friedman Berlusconi ha anche confessato in cosa consiste lo stile Milan: «Si tratta di un comportamento corretto dentro e fuori dal campo. Ai miei tempi controllavo anche il nodo della cravatta». Spazio nostalgia anche per quanto concerne i giocatori, con Maldini e Baresi su tutti.

VENDO – Il Milan oggi è in crisi nera, specialmente negli ultimi giorni in cui Sinisa Mihajlovic rischia il posto; si parla anche del closing con Bee Taechaubol per il quarantotto per cento delle quote ma Berlusconi vuole rimanere al timone. «Me ne andrò dal Milan solo quando avrò vinto un’altra volta. Ho detto ai miei figli che quando me ne sarò andato potranno vendere tutto fuorché due cose, vale a dire la maggioranza del Milan e la villa di Arcore» è quanto ha affermato Berlusconi nella biografia.