El Shaarawy: «Addio Milan. Conte, grazie» - Calcio News 24
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2015

El Shaarawy: «Addio Milan. Conte, grazie»

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Il Farone spiega: «Il riscatto del Monaco è una formalità»

Stephan El Shaarawy ha ritrovato la serenità a Monaco, anche se negli ultimi tempi è emersa la tristezza per quanto accaduto a Parigi: «Sono avvenimenti allucinanti, ma è giusto tornare a vivere ed è stato giusto giocare Inghilterra-Francia. Nessuna religione al mondo tollera queste cose: io non seguo la legge del mio Dio tagliando le teste degli altri», ha dichiarato l’attaccante a La Gazzetta dello Sport. Ci ha messo poco comunque il Faraone a conquistare i tifosi del Monaco e ad ambientarsi: «Ero nel cuore del tifosi del Milan e sono entrato nel cuore di quelli del Monaco. Il mio rapporto con il calcio francese va migliorando, mi sono adattato, è un calcio più fisico e meno tattico, si lavora tanto con il pallone, ma va bene, è divertente. Sto cercando la continuità e il Monaco è a soli due punti dalla seconda».

LA RINASCITA – Importante per la sua crescita è stata senza dubbia la fiducia di Antonio Conte: «Il c.t. mi tiene in grande considerazione e io lo sto ripagando con buone prestazioni. La Francia era un po’ nel mio destino. Ora spero in un Europeo da protagonista», ha spiegato El Shaarawy, che non si è mai sentito perso dopo l’infortunio: «Non potevo mollare, non mi sono arreso. Questa è una sfida per riprendermi quello che avevo. È la mia rivincita». E fra poco scatterà l’obbligo di riscatto dal Monaco, che coinciderà dunque con la separazione definitiva dal Milan: «È una formalità ormai, anche se mi dispiace che il legame si tagli. Sono stati anni belli, nonostante gli infortuni e tutto il resto. Non dimentico quello che ho fatto nel 2012, ma era arrivato il momento di cambiare. L’ambiente non faceva più per me, era diventato un po’ negativo. Non parlo del Milan, ma di tutto quello che gira intorno al calcio a Milano. Non è bello sentire certe cattiverie, certe voci destabilizzano una persona anche se cerca di resistere. Amo il Milan, non dimenticherò quello che c’è stato. Mi piace vedere in campo tanti ragazzi e sono felice ad esempio per Donnarumma, un gran portiere anche se è solo un adolescente».

POLEMICHE – Nel Monaco ha trovato l’ambiente giusto per rinascere: «Mi interessa solo ripartire e trovare continuità. Vorrei giocare un Europeo da protagonista: tutto passa dal mio rendimento al Monaco e io mi sento molto bene», ha affermato l’attaccante, che ha rivelato di essersi messo a completa disposizione dell’allenatore a livello tattico pur di giocare. Poi ha preso le difese di Massimiliano Allegri, criticato nelle scorse settimane per la gestione di Paulo Dybala: «Ai giovani va data fiducia, ma gettarli subito nella mischia è pericoloso, si rischia di bruciarli. Allegri ha fatto un buon lavoro con me e mi pare che lo stia facendo con Dybala. Io nelle prime tre partite ero andato maluccio, mi ha messo in campo nella quarta e ho segnato 2 gol. Con i giovani ci vuole pazienza, poi se sono bravi devono giocare anche a 16 anni». Infine, sul rapporto con Mario Balotelli: «Abbiamo avuto un magnifico rapporto, ha dato una mano al Milan e non ho mai pensato che fossimo incompatibili sul campo. Cattivo maestro? Non siamo mai usciti insieme. Avevamo compagnie diverse, ma l’amicizia con Mario resta. Spero che risalgano in classifica, le possibilità non mancano. Il Monaco è il posto giusto per questo momento della mia carriera, ma il Milan mi ha fatto crescere e i segni restano».