Tavecchio si candida e atttacca: «Quanti come me?»

Il presidente della LND: «Però i media preferiscono i lanci di quaranta metri…»

TAVECCHIO FIGC SERIE A – Giornata importante per le sorti della Lega Serie A. Carlo Tavecchio, in quel di Milano, sta presentando la propria candidatura a presidente della FIGC. E lo fa partendo dal lavoro svolto per i dilettanti  «Oggi si parla solo di brand, ma noi non abbiamo venduto niente, non abbiamo brand. Non abbiamo una maglia o un orecchino, però abbiamo raccolto fondi facendo leva sulle istituzioni. Perché non è detto che se lo stato non interviene, il nostro movimento non debba darsi da fare per rivendicare tali fondi. Mi spiegate cos’è il sistema italiano senza le squadre di calcio? Se la domenica non vediamo una partita, impazziamo tutti. In mezzo a tutti i difetti, lì sta la questione».

CHE LAVORO – Tavecchio ha poi elogiato il proprio lavoro con la Lega Nazionale Dilettanti: «Ai miei dilettanti devo dire che siamo partiti con un bilancio ridicolo e oggi abbiamo più di 20 milioni di bilancio. Abbiamo potuto far fronte, in momento di calamità, a difficoltà di ogni genere, e di ogni calcio: da quello femminile a quello a cinque. Abbiamo una cassa che permette di rendere ordinatorie e non perentorie le iscrizioni. Se la società non si può iscrivere, abbiamo garantito per i pagamenti delle giocatrici non pagate dalle società. È un risultato che i media non conoscono, conta di più un lancio da 40 metri che un bilancio perfetto. Io posso fare quanti lanci volete, ma quanti altri sanno mettere a posto un bilancio?».

CRITICHE – Tavecchio ha poi risposto alle critiche di chi lo considera troppo ‘vecchio’: «Certo, puarì… chi è questo qui? 71 anni… Devo ammazzarmi? Ho fatto il sindaco e molto altro, ma di compromessi non ho bisogno. Non devo mica diventare il più ricco del cimitero… La filosofia è un’altra, è un paese addormentato, che la mattina si sveglia per un fatto biologico»,