2009
Oriali, no al Bologna: “Resterò ancora ai box”
Dal ’94 al ’98 ha fatto per intero la scuola da dirigente in rossoblu, uscendone col massimo dei voti (doppio salto dalla C1 alla A, con Giuseppe Gazzoni presidente e Renzo Ulivieri in panchina): dodici anni dopo, però, non ritornerà in rossoblu per accompagnare la nuova avventura del Bologna targato Massimo Zanetti. Lele Oriali si sfila dalla lista dei candidati con l’eleganza che ha sempre contraddistinto l’uomo., il calciatore e il dirigente. Niente Oriali-bis sotto le due torri, allora? “Mi fa piacere vedere il mio nome accostato al club rossoblu, ma se devo essere sincero da Bologna non mi è arrivata nessuna telefonata”. Mettiamo che arrivi nelle prossime ore. “Quando a luglio si è interrotto il mio rapporto con l’Inter dissi che avrei atteso la finestra i gennaio per tornare in pista. E non ho cambiato idea: fino alla fine di gennaio non mi accaserò. E per quella data, anzi molto prima visto che siano già in piena fase di mercato, sono sicuro che il Bologna avrà trovato la persona giusta per ricoprire quell’incarico”. Peccato, non sarebbe stato male rinverdire i fasti della sua prima avventura. “Anni indimenticabili, dove abbiamo vinto tanto e ci siamo divertiti se possibile anche di più. Vincemmo il campionato di C1 con venti punti di vantaggio sulla seconda, e l’anno dopo vincemmo anche il torneo di B. Non ci fermammo nemmeno in serie A. Ricordo l’anno di Baggio (’97-98, ndr, dove non ci negammo niente, compresa la settimana di casini a Casteldebole tra lui e Ulivieri: che fuochi d’artificio!”. Poi lei andò a Parma. “Con Malesani in panchina. Ecco, sono proprio contento che Malesani stia facendo un gran lavoro. Già allora si capiva che era un allenatore preparato, poi il seguito della carriera non gli ha dato le soddisfazioni che meritava. Malesani è bravo ma poco considerato. Spero che Bologna possa tenere a battesimo il suo rilancio”. Adesso qui si ricomincia con un progetto del tutto nuovo. “Ma alla guida c’è un imprenditore importante come Massimo Zanetti, la migliore delle garanzie possibili. Seguo sempre da vicino, e con affetto, le vicende del Bologna, anche perchè Bologna ha rappresentato una parentesi importante, e felice, della mia vita”. A chi è rimasto più legato sotto le due torri? “A una grandissima persona come Giuseppe Gazzoni. Con lui il rapporto era e resta bellissimo”. Purtroppo è uscito con le ossa rotte dal calcio. “Sì, ma spero che presto ci sia una giustizia anche per lui”.
Fonte | Il Resto del Carlino