Manchester United, Solskjaer: «Momento difficile, sento la pressione»
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Manchester United, Solskjaer: «Momento difficile, sento la pressione. Ronaldo…»

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Ole Gunnar Solskjaer, allenatore del Manchester United, ha parlato alla vigilia del match di Champions League contro l’Atalanta

Ole Gunnar Solskjaer, allenatore del Manchester United, ha parlato alla vigilia del match di Champions League contro l’Atalanta. Le sue dichiarazioni in conferenza stampa raccolte da tuttomercatoweb.com.

RASHFORD – «Vogliamo parlare di quello che è successo dopo Leicester, visto che ha preso tutte le prime pagine italiane. Io sono soddisfatto di Rashford per quello che fa dentro e fuori dal campo, forse mi avete capito male. Lui in questo momento si può concentrare sul pallone, nel senso che può allenarsi senza male alla caviglia».

CONDIZIONE – «Ogni squadra può attraversare un periodo difficile. Ammettiamo di non stare giocando benissimo, dobbiamo migliorare. È già successo prima, con calma ne siamo venuti fuori. Lo staff è fantastico, meglio di così non esiste, non c’è uno staff migliore. È gente che tiene al Manchester United. Attraversiamo tutti momenti difficili. Ne abbiamo parlato in quanto gruppo, in quanto squadra. Speriamo di vedere una reazione domani».

CRITICHE A CRISTIANO RONALDO – «Siamo in undici in campo, tutti quanti hanno ruoli diversi. Noi mettiamo in campo una squadra che per noi è capace di vincere la partita. Non abbiamo vinto contro il Leicester, è normale. Cristiano è un fuoriclasse, sappiamo cosa può fare».

OBIETTIVO – «Non siamo tanto felici in questo momento, ma abbiamo grande voglia e determinazione in questo momento. Ho visto la reazione dei giocatori, prendere quattro gol ci ha svegliato un po’. È stata una bella suonata».

PRESSIONE DEL CLUB – «Abbiamo fatto una buona progressione in questi anni, noi vogliamo migliorare ulteriormente, ci sono giocatori che hanno alzato le aspettative. Sono tutti nella stessa posizione, nella stessa barca. C’è sempre pressione su di me, non è la prima volta che mi succede. Siamo usciti più forti come individui e squadra».