2009
Parma, Valiani: “Ho voglia di dimostrare qualcosa”
Francesco Valiani, che partita sarà per lei visto che all’andata ha giocato sulla sponda opposta?
“Sicuramente sarà una partita dalle forti emozioni. La mia esperienza al Bologna è coincisa con un bel momento per la squadra: abbiamo vinto il campionato in B, con il Bologna ho fatto il mio esordio in serie A l’anno successivo e poi è arrivata la salvezza. Anni bellissimi, non mi sarei mai aspettato di giocare un derby dalla parte opposta. Invece le cose sono andate così e adesso ci aspetta una partita che, contrariamente a quanto si pensa, non avrà valore solo per il Bologna ma anche per noi”.
C’è un sentimento di rivalsa da parte sua verso la società ?
“Professionalmente parlando la cosa è normale. Se una società prende una decisione hai sempre la voglia di dimostrare che hanno sbagliato”.
Conoscendo la rosa del Bologna, a quale giocatore dovrà prestare più attenzione il Parma?
“Il Bologna è una squadra che al di là della classifica ha grandi qualità considerando i singoli giocatori. Una squadra da temere perchè gente come Di Vaio, Zalayeta e Adailton ha sempre fatto bene in Serie A. Ad essi si affiancano giocatori giovani come ad esempio Viviano e Casarini. Si passa dall’esperienza al dinamismo dei giovani. La cosa che si deve temere di più è forse il valore aggiunto dei giocatori di esperienza”.
Quando ci sono molti ex da una parte e dall’altra, cambia anche la preparazione e l’approccio nervoso?
“No, perchè alla fine gli ex non sono così tanti e lo sono da poco. Le partite, col passare del tempo e con l’aumentare dell’esperienza, riesci a prepararle sempre allo stesso modo, escludendo i sentimenti”.
Come si vive il derby della via Emilia a Bologna e nel Bologna?
“Si vive come una partita importante e attesa perchè gli ultimi anni hanno dimostrato che il derby dell’Emilia è questo. Non essendoci cinque o sei sfide tra squadre vicine questa partita è vissuta con un pizzico di tensione in più. E’ una partita che dall’altra parte, come da questa, è vissuta con quel tanto di tensione in più che è necessaria”.
In caso di gol esulterà o no?
“In questi giorni ho pensato alla cosa. Bologna è una città che mi ha dato tanto e a cui sono legato. Non ho ancora deciso, ma l’idea è quella di non esultare. A volte comunque si dà troppo peso a questi gesti”.
Il Bologna riuscirà a salvarsi?
“Secondo me sì. Ognuno tocchi ferro, ma sono convinto che abbia tutti i mezzi per restare in A”.
E il Parma in Europa?
“Passa da queste quattro partite. Domenica abbiamo avuto una chance preziosa che non abbiamo sfruttato, ma mi piace sottolineare che la prestazione della squadra è stata buona. Da fuori ho visto una bella partita, con una rimonta quando tutto sembrava compromesso. Inoltre dopo aver riacciuffato il pareggio abbiamo avuto anche occasioni per andare in vantaggio. Il calcio però è fatto così e se manchi un’occasione poi vieni punito. Dopo il loro gol invece non avevamo proprio più forze”.
Penserà a chi non l’ha voluta a Bologna?
“Non ho mai nascosto che la mia cessione è stata una cosa che mi ha sorpreso. Tutto è nato nel giro di mezza giornata. Di quello che possono pensare loro adesso non mi importa e voglio dimostrare quanto valgo solo a chi aveva stima di me”.
Che differenze ci sono tra Colomba e Guidolin?
“Sono due allenatori che da un certo punto di vista sono simili. Hanno caratteri tranquilli e riescono a farti lavorare serenamente durante la settimana. Tecnicamente parlando, ogni allenatore ha delle differenze di gioco rispetto ad un altro e il discorso sarebbe lungo”.
Parlando di esultanze, forse non esulterà di fronte ai suoi tifosi, ma verso chi non l’ha voluta al Bologna sì…
“Bologna è una città in cui mi sono trovato bene e in cui mi sono fatto molti amici veri. E’ per rispetto verso questi amici che preferirei non esultare. Ovviamente questo non significa che non sia conento, anzi. Mi capita talmente di rado che non ptrei non esserlo. Però voglio dimostrare il mio affetto a chi mi ha voluto bene, anche nel momento in cui si è trattato di andar via”.
Con chi scambierà la maglia domenica?
“Con Marco Di Vaio, con cui ho un bellissimo rapporto nato in maniera molto naturale. E’ un uomo che ha grandi valori”.
Si sente di fare un confronto con Pisanu?
“Non è un confronto giusto. Pisanu ha grandi qualità , ma appena arrivato ha avuto un problema fisico”.
Come si trova invece a Parma?
“Devo dire che mi trovo molto bene. Parma assomiglia molto alla mia città natale, Pistoia. Parma è più grande, ma la qualità della vita è ottima. Mi piace girare per la città . Qui poi il tifo si sente e i parmigiani apprezzano il fatto di poter incontrare per strada un giocatore della propria squadra”.
Ha già avuto segnali di una riconferma?
“Ho avuto attestati di stima. Personalemente spero di poter rimanere, anche per i discorsi fatti prima sulla città “.
Tre aggettivi per Guidolin, Leonardi e Ghirardi.
“Guidolin: stratega, ha sempre una tattica per arginare gli avversari. Leonardi: direttore, nel vero senso della parola. Ghirardi: tifoso, è un presidente che fa dell’entusiasmo il suo punto di forza”.
fonte: fcparma.com