2012
Roma, De Rossi: “Credo ancora in questo progetto”
Fresco di rinnovo contrattuale, Daniele De Rossi, mediano della Roma, non ha avuto le risposte sperate dal club giallorosso, che ora si allontana quasi definitivamente dalla zona Champions. Queste le considerazioni di un amareggiato ‘capitan futuro’ ai microfoni di “Mediaset Premium”: “Classifica un po’ deprimente? Sì, oltre alla sconfitta nel derby ci allontaniamo a dieci punti dalla zona Champions, un obiettivo ambizioso, ma al quale gettavamo sempre un occhi. Ora è dura, ma proveremo a restare il più possibile attaccati al treno per l’Europa. Bisogna migliorare ed acquisire esperienza, essere un po’ più smaliziati. Con il rosso a Stekelenburg la gara è cambiata notevolmente, poi l’abbiamo rimessa in piedi e l’abbiamo persa su un calcio da fermo, una cosa assurda per la fatica messa in campo giocando in dieci. Il progetto scricchiola? Beh, ragazzi io ci credo molto. Non è una partita che cambia il valore di un progetto e la stima per un allenatore e le idee positive di questo allenatore. Parliamo del derby, a livello cittadino lascerà malumori e scorie per i tifosi e per noi giocatori, ma il mio pensiero di Luis Enrique non cambia. Cosa c’è che non quadra? Diventa difficile vedere tutto il resto di buono che c’è, magari non oggi perchè siamo rimasti subito in dieci, ma solitamente abbiamo sempre fatto buone partite. I gol li prendiamo quando perdiamo palla noi. La linea tra fase difensiva ed offensiva è veramente sottile. Quando si fa un progetto per una casa, non dura un giorno la realizzazione della casa. Ci sta di perdere qualche partita e di commettere qualche errore perchè le squadre che vincono hanno esperienza e personalità , queste cose si acquisiscono col tempo. Troppi stranieri in campo, attingere più dalla Primavera? Sicuramente l’attenzione, l’esperienza e la personalità non le trovi nei ragazzi della Primavera, che con i pari livello fanno vedere una differenza di qualità di gioco netta, ma non penso la soluzione per vincere i campionati ed esaltare questo progetto sia buttare in campo questi ragazzi. Anche se il nostro mister getta nella mischia spesso qualche elemento. Serve piuttosto qualche campione, per far crescere anche il livello di esperienza e qualità di una squadra. Il Milan a Palermo è stato l’esempio più lampante, dove c’è stato un giocatore che ha giochicchiato, con tutto il rispetto per il Palermo. I campionati si vincono così. Certo, non dico di comprare Ibrahimovic, anche se sarebbe un bel sogno (ride, ndr). Se sarà una Roma da vertice già dall’anno prossimo? Non è per fare il ruffiano o il patetico: la mia assicurazione è la giornata di oggi, l’ansia e lo stress nel prepararla e poi la delusione. C’è qualcosa al di là del progetto che mi lega ancora di più a questa squadra. Di progetto si è parlato, sappiamo che c’è voglia di fare una squadra più forte. Non servono dieci fuoriclasse, basta aggiungere esperienza a quelli che sono già qui per costruire una squadra bella, intrigante e vincente. I tifosi capiscono che ci sono delle difficoltà oggettive. La squadra oggi anche in dieci ha dato tutto quello che aveva e questo solitamente i tifosi lo apprezzano”.