Atalanta, Marino: "Udinese e la famiglia Pozzo nel cuore" - Calcio News 24
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2012

Atalanta, Marino: “Udinese e la famiglia Pozzo nel cuore”

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Pierpaolo Marino è stato uno dei principali autori del progetto Udinese portato avanti dalla famiglia Pozzo. Ora direttore dell’area tecnica all’Atalanta, il dirigente degli orobici ricorda con affetto il suo passato in bianconero in vista della sfida del prossimo fine settimana in campionato. Queste le sue parole ad “Udinese Channel”:

“Di Udine porto un ricordo fantastico, ed un rapporto eccellente con il presidente Pozzo e la gente friulana. Il presidente Pozzo l’ho conosciuto per essere il primo che gli ha ceduto un calciatore nell’86, quando Pozzo prese l’Udinese ed era penalizzata di tantissimi punti in Serie A, mi pare una decina, quando ancora c’erano i due punti. Pozzo voleva subito rimediare, arrivò a Napoli da me e fece il grande acquisto con Daniel Bertoni, il suo primo acquisto della storia. Dopodichè con Pozzo ho cominciato un rapporto fatto di tante telefonate, di consigli reciproci per tanti anni, e poi, dopo vari tentativi, nel ’97-’98 ho fatto con lui e la sua famiglia un’esperienza fantastica, dove sono stato accolto come uno di loro. Il figlio Gino? à? un fenomeno. Quando sono andato era giovanissimo, aveva 31-32 anni, si stava iniziando ad interessare di prima persona e facevamo una bella coppia. Giampaolo Pozzo intuì subito con la legge Bosman che il mercato era globale, ed iniziò a setacciare quei giocatori che potevano liberarsi a parametro zero. Da lì è partito il progetto Udinese, con ottimi colpi e poi buoni investimenti. La trattativa più complicata? Uno dei colpi più tormentati è stato quello di Vincenzo Iaquinta, arrivato dal Castel di Sangro e poi divenuto Campione del Mondo. Il mio ultimo comunque è Di Natale (ride, ndr). Dopo quella campagna acquisti mi liberarono perchè volevo tentare la sfida di rifondare il Napoli, ma mi sono stati sempre vicini: sia in campagna acquisti, dandomi subito Sosa, sia nel quotidiano. Non posso che essere orgoglioso, onorato, del moi rapporto con la famiglia Pozzo, ma anche con la gente friulana, della quale conservo ancora un grande ricordo”.