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Altafini senza mezzi filtri: «Napoli Juve? Se i bianconeri dovessero vincere manderebbero quel segnale»
José Altafini chiaro su quella che sarà stasera la gara Napoli Juve, nel mezzo anche qualche opinione di calciomercato
José Altafini, leggenda del calcio italiano con 216 gol in Serie A e un passato glorioso con Milan, Napoli e Juventus, analizza su Tuttosport il big match del Maradona e la corsa scudetto.
NAPOLI-JUVE «Se la Juve vince stasera a Napoli può rientrare in corsa per lo scudetto. Quello di quest’anno è un campionato davvero equilibrato e ricco di imprevisti: per questo i bianconeri – qualora dovessero fare i 3 punti oggi – possono ancora dire la loro per i primissimi posti».
LA GARA CHIAVE PER LA JUVE «Finora la Juve ha fatto fatica, ma la partita di oggi è uno scontro diretto e può permettere alla Signora di rientrare in corsa anche per la vetta in caso di vittoria».
COME VALUTA IL PRIMO MESE DI SPALLETTI «Positivamente. Si intravedono dei miglioramenti. Luciano è un bravo allenatore e sta cercando di aggiustare le cose, ma gli serve una mano anche da parte dei dirigenti».
A COSA ALLUDE «Al mercato. Finora i dirigenti in questi anni hanno fatto tanti pasticci e pagato tanto dei giocatori che non hanno reso secondo le aspettative e non si sono dimostrati all’altezza della Juve. Mancano 2-3 innesti per alzare il livello. Soprattutto a centrocampo, dove avevano un top come Rabiot ma l’hanno mandato via: che errore! Qualcuno dovrebbe mangiarsi le mani, visto che adesso il francese fa le fortune del Milan…».
FRATTESI IDEALE PER LA JUVE «Sarebbe l’ideale più per la Juve. A Napoli si troverebbe chiuso da Anguissa; mentre da Spalletti, come già accaduto, in Nazionale verrebbe valorizzato al massimo. Frattesi è forte ma all’Inter ha poco spazio: necessita di giocare e lo vedrei bene in bianconero».
L’ASSENZA DI VLAHOVIC «L’assenza di Dusan rappresenta una brutta tegola per la Juve: stava giocando benissimo e finalmente era diventato il trascinatore della squadra. La sua mancanza si farà sentire, però ho fiducia in David. Il canadese in Francia ha sempre fatto tanti gol e non può aver disimparato come si fa a segnare. Li farà anche in Italia, a patto che gli venga data fiducia per 6-7 partite di fila. Non si può giudicare un centravanti in base a pochi minuti o a qualche spezzone. Gli allenatori hanno fretta e poca pazienza, ma le punte per esprimersi al meglio hanno bisogno di fiducia e continuità»
LE ASSENZE IN DIFESA «Tanto, ma ho fiducia in Kalulu. Il francese mi sta piacendo e l’ho visto più brillante rispetto all’ultimo periodo al Milan. È cresciuto molto».
GLI INFORTUNI DEL NAPOLI «Questo è l’avversario principale e più duro da battere per Conte. Antonio è formidabile e ha trovato una valida soluzione col cambio di modulo, ma ha fuori tutto il centrocampo. Senza infortuni il Napoli può rivincere lo Scudetto. Se però ogni settimana perde un giocatore, la questione si complica e devono fare attenzione a una rivale…».
LA PRINCIPALE RIVALE «Il Milan. I rossoneri hanno il vantaggio di non giocare le coppe e avere solo un impegno a settimana: in un torneo così equilibrato può fare la differenza. Allegri poi ha dimostrato a chi lo criticava alla Juve tutto il suo valore. Qualcuno dovrebbe pentirsi per come l’ha trattato…».
ALLEGRI SEGRETO DELLA RINASCITA MILANISTA «Assolutamente sì. Alla fine la rosa milanista è praticamente la stessa dell’anno scorso, quasi nessuno dei nuovi acquisti sta giocando. Ergo il valore aggiunto è Max. A centrocampo hanno preso Modric, che è straordinario ma hanno perso un campione come Reijnders. Senza dimenticare che la società ha venduto anche un altro big come Theo Hernandez, che a sinistra faceva la differenza. Dietro poi sono e giocano gli stessi dell’anno scorso: come mai Tomori-Gabbia-Pavlovic l’anno scorso prendevano sempre 1-2 gol a partita e adesso no? È semplice: Allegri è stato bravissimo nell’inculcare loro una grande organizzazione in fase difensiva e i risultati si vedono. Ora però la società lo deve supportare, rinforzando la rosa».
COSA MANCA AL MILAN PER LO SCUDETTO «Un Altafini (ride). O anche un Van Basten non sarebbe male. A questo Milan serve un attaccante: uno di quelli che la butta sempre dentro. Bastava uno come Vardy…».
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