L'Atalanta e quei fantasmi del 2021/2022 (dallo Scudetto a fuori da tutto) che solo la Dea stessa può scacciare
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L’Atalanta e quei fantasmi del 2021/2022 (dallo Scudetto a fuori da tutto) che solo la Dea stessa può scacciare

Avatar di Filippo Davide Di Santo

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RB Lipsia-Atalanta Europa League

Classifica corta, segni di fine ciclo, le difficoltà in casa. L’Atalanta può risollevarsi, ma l’attuale contesto assomiglia al crollo del 2021-2022?

Se c’è una cosa che sta contraddistinguendo il mondo Atalanta è sicuramente la bipolarità nelle emozioni, direttamente proporzionali agli obiettivi: l’ago e filo, il sogno Scudetto che scaturisce esaltazioni e critiche su cosa è mancato (mercato, formazioni e tutto il pacchetto di questo girone di ritorno), e nel mezzo una paura attuale sintetizzata in specifici fantasmi: quelli della stagione 2021-2022.

Passare dalla lotta Tricolore a rischiare di essere fuori da tutto (o almeno non andare in Champions). Si tratta di due annate identiche oppure di semplici campanelli d’allarme che solo l’esperienza e la grinta possono spegnere?

La 2021-2022 era un’Atalanta competitiva che era arrivata a fine andata a quota 38 punti (a poche distanze dalla vetta) e il tracollo di quell’annata fu scaturito da tutta una serie fattori: mercato di gennaio (Gosens e la mancanza di una punta), tantissimi infortuni (Zapata su tutti), zero competitività in casa, gestione delle coppe e una ventina di torti arbitrali che hanno penalizzato la Dea. Il tutto con una squadra che era a fine ciclo in termini di giocatori, non certamente da parte di Gasperini.

E i problemi di questa stagione? Riguardano qualcosa di più interno piuttosto che a dei semplici fattori esterni: un mercato di gennaio discutibile, la gestione delle coppe, le dichiarazioni di Gasp che hanno scombussolato l’ambiente (ad oggi pesante), la classifica che si è accorciata, la fragilità tra le mura del Gewiss e una squadra che come quattro anni fa pensa più al futuro quando invece dovrebbe contare il presente. Si vince insieme, si perde insieme e ogni parte ha delle responsabilità.

L’epilogo sarà lo stesso di 4 anni fa? Tutto dipende dall’Atalanta. La rosa odierna è nettamente superiore, più giovane rispetto al 2022 (elemento più, elemento meno): piuttosto è la testa a fare la differenza, dove la priorità è quella di fare risultato.

Servirà aria nuova a fine stagione? Tutto induce a quello, ma se dovesse realizzarsi lo stesso risultato sarà solo per colpe proprie: rispetto a 4 anni fa dove senza determinati alibi sarebbe finita (forse) in un’altra maniera.

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