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Calciomercato di gennaio: 9 colpi saltati all’ultimo

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Calciomercato di gennaio: 9 colpi saltati all’ultimo minuto. Da Kasami e i fax che non funzionano, alla rivolta di piazza per Guarin – Vucinic a altre storie dalla Serie A

Calciomercato di gennaio: mai dire mai. Se il mercato invernale ci ha insegnato una cosa è che non bisogna dire gatto se non lo si ha nel sacco, parafrasando Giovanni Trapattoni. Mai come a gennaio gli affari dati per conclusi possono poi diventare un boomerang incredibile, è difficile infatti trovare accordi a stagione in corso per via dei vari ripensamenti e anche dello stato della piazza in cui certi giocatori militano. C’è chi vuole togliere il calciomercato invernale ma, se venisse abolito, la Serie A non potrebbe godere di storie emozionanti come le nove che potete leggere di seguito. Sì perché non c’è solo Axel Witsel che dice no all’ultimo istante e accetta la Cina quando ormai alla Juventus avevano già pronti contratto, armadietto e maglietta, se si allarga lo sguardo al panorama italiano degli ultimi anni si possono apprezzare veri e propri gialli oppure altri colpi da teatro. Da Kakà a Mirko Vucinic, nove colpi di mercato saltati in extremis!

Calciomercato di gennaio, colpi saltati all’ultimo: Luiz Adriano

Un anno fa di questi tempi i tifosi del Milan si stupivano della toccata e fuga di Luiz Adriano in rossonero. Arrivato da pochi mesi, il brasiliano, impiegato non troppo da Sinisa Mihajlovic, era su volo battente bandiera cinese per lo Jiangsu Suning. L’ex Shakhtar si era già fatto fotografare sulla scaletta dell’aereo e all’interno dello stesso con una sciarpa biancoazzurra, i colori della squadra cinese. Luiz Adriano aveva anche salutato i tifosi del Milan, rammaricati dall’aver potuto apprezzare così poco il sudamericano. Pochi giorni dopo – in seguito a un silenzio che sul mercato spesso corrisponde a cattive notizie – riecco in volo Luiz Adriano, stavolta verso Milano. Non si era dimenticato la pentola sul fuoco, era solo di ritorno al Milan: niente accordo con lo Jiangsu (c’è chi dice che il brasiliano avesse chiesto troppo) e ciao ciao Cina.

Calciomercato di gennaio, colpi saltati all’ultimo: Felipe Anderson

Una delle poche storie di mercato andate poi a buon fine riguarda Felipe Anderson, uno dei protagonisti del pazzo 31 gennaio 2013 (tenete a mente questa data). Il brasiliano all’epoca era poco conosciuto in Europa, lo aveva richiesto il Milan ma la Lazio poi aveva fatto sul serio. L’intenzione dei capitolini era prenderlo a gennaio per dargli sei mesi di ambientamento in Serie A, ma per colpa di un dannato fax ha dovuto attendere quei sei mesi al Santos. Il Peixe e la Lazio, dopo un tira e molla durato settimane anche per via del fondo di investimento detentore di parte del cartellino, il 31 gennaio arrivarono a un accordo. Con grande soddisfazione Tare chiuse l’affare, mancavano solo i fax. Dal Brasile però tardarono a arrivare i documenti a causa proprio di un fax inceppato e si andò oltre il tempo limite. Per fortuna di Tare qualche mese più tardi Anderson sbarcò a Formello.

Calciomercato di gennaio, colpi saltati all’ultimo: Pablo Armero

Pablo Armero arriva al Milan nel 2014-15, l’anno in cui Filippo Inzaghi è seduto sulla panchina dei rossoneri. Il colombiano è uno dei giocatori su cui puntano i rossoneri per la fascia sinistra ma finisce presto in panchina e delude, tanto che a gennaio è già in uscita. Il Diavolo vuole finire il prestito con l’Udinese e lo propone al Genoa per Luca Antonelli. I rossoblu accettano, e come potrebbero rifiutare visto che a ogni sessione di mercato smantellano la squadra? Antonelli è ben felice di tornare al Milan, dove è cresciuto e ha mosso i primi passi; Armero invece prima sembra accettare, poi rifiuta in extremis. L’ultimo giorno di trattative diventa una caccia al colombiano per cercare di convincerlo ad andare al Genoa ma lui dice di sì solo dopo il tempo massimo. Antonelli arriva comunque, Armero resta ma parte verso il Brasile ad aprile. La prima volta in cui tornerà a San Siro da avversario contro il Milan, segnerà un gol che frenerà i rossoneri nella rincorsa europea.

Calciomercato di gennaio, colpi saltati all’ultimo: Fredy Guarin e Mirko Vucinic

Forse uno dei casi di mercato più clamorosi è avvenuto tra Juventus e Inter il 21 gennaio 2014. Sembra infatti tutto scritto per il passaggio di Fredy Guarin alla Juventus e di Mirko Vucinic all’Inter, uno scambio che però fa imbufalire i tifosi. Non di certo quelli della Juve, che così si libererebbero di una riserva come Vucinic e accoglierebbero un bel centrocampista. A ribellarsi sono i fan interisti, perché fino a quel momento Guarin è l’anima della squadra e gioca a livelli altissimi. Dapprima la dirigenza interista dà l’ok al trasferimento, poi la piazza si infiamma e addirittura i tifosi vanno a protestare vibratamente. Erick Thohir si trova costretto a rifiutare ogni trattativa, non un gran biglietto da visita per l’indonesiano da poco arrivato a Milano. L’Inter non fa una grande figura e fa saltare uno scambio con una rivale storica, che comunque gongola perché da quel momento il rendimento di Guarin si abbassa di parecchio.

Calciomercato di gennaio, colpi saltati all’ultimo: Ricardo Kakà

Il Milan pare abbonato ai colpi di calciomercato di gennaio saltati all’ultimo momento, il più famoso di tutti rimane però Ricardo Kakà. Nel gennaio 2009 Ricardo Izecson dos Santos Leite è a un passo dall’addio ai rossoneri. Dopo sei anni di vittorie e di giocate fenomenali, è giunto il momento dei saluti. Il Manchester City, parvenu del calcio che conta, arriva da Galliani con una proposta tra i cento e i centoventi milioni di euro: il Milan non può far altro che accettare, non era mai successo che un giocatore del Diavolo venisse pagato così tanto. Kakà è del Manchester City dunque, scende in campo in un mesto Milan – Fiorentina che sa di passerella finale e al termine del match saluta San Siro come fece a suo tempo van Basten ma senza giacca di camoscio. Il 19 gennaio 2009 i tifosi insorgono e vanno sotto casa di Kakà, poi succede il miracolo. Il brasiliano si affaccia, sventola la sua maglia numero ventidue e la bacia: niente City, resta. Quando tutto sembra fatto, ecco il gran rifiuto di Kakà. Il Milan esulta, c’è chi piange dalla gioia, il popolo è contento. Sei mesi dopo Kakà sarà presentato come nuovo acquisto del Real Madrid per sessanta milioni di euro.

Calciomercato di gennaio, colpi saltati all’ultimo: Pajtim Kasami

Un nome non di grido ma senza dubbio interessante è quello di Pajtim Kasami, giocatore gestito dal vero protagonista di questo racconto, vale a dire Mino Raiola. Il 31 gennaio 2013 (la data funesta), pochi minuti prima del gong delle 19, Pescara e Fulham trovano l’accordo per lo svizzero ma salta la connessione internet in tutto l’Atahotel. L’affare non si fa, Raiola si sfoga con un monologo in diretta tv e le sue parole sono incise nella storia del mercato: «Non c’era connessione, non posso dirlo? Andate aff… Non si può fare mercato in un hotel così di m… Non si può far saltare un affare perché non vanno internet e ascensori. Il regolamento prevede che debbano essere compilati dei moduli per i trasferimenti effettuati via internet. Al momento ci hanno contestato che non sono stati compilati i documenti per il trasferimento di Kasami al Pescara. Tutto è stato fatto nella maniera più corretta. Non si può lavorare così».

Calciomercato di gennaio, colpi saltati all’ultimo: Andrea Poli

In tanti non se lo ricordano ma Andrea Poli è stato a un passo dalla Juventus di Antonio Conte. Il merito fu di Giuseppe Marotta, o meglio, il merito sarebbe stato di Giuseppe Marotta. Sì perché anche in questo caso era tutto pronto per il trasferimento ma alla fine non se ne è fatto di nulla. All’epoca Poli era un giovane rampante della Sampdoria, l’amministratore delegato juventino lo aveva ammirato prima a Treviso e poi a Genova e voleva portarlo a Torino per rimpolpare un centrocampo già ben nutrito. Sembrava tutto ormai chiuso tra Juve e Samp ma scattò il gong con l’operazione ancora da definire, quindi le due squadre rimasero a bocca asciutta e mesi dopo Poli andò al Milan. Inutile chiedere la data di quel giorno, la risposta è scontata: 31 gennaio 2013.

Calciomercato di gennaio, colpi saltati all’ultimo: Maarten Stekelenburg

Il 31 gennaio 2013 ritorna prepotentemente se si parla di Roma e di portieri. Maarten Stekelenburg infatti non è di certo il numero uno preferito di Zdenek Zeman nella sua seconda esperienza romana, il boemo gli preferisce spesso il carneade Goicoechea (e sbaglia, come testimonierà una partita disastrosa del sudamericano col Cagliari) e l’olandese è ai ferri corti con i capitolini. L’ultimo giorno di calciomercato invernale della stagione 2012-13 la Roma ha in mano Emiliano Viviano, pronto a salutare la Fiorentina. I giallorossi sono convinti di chiudere con l’italiano e quindi danno il via libera a Stekelenurg per accasarsi al Fulham. Il portiere saluta i compagni, fa le valigie e sale sull’aereo per Londra. Appena arriva, ecco il plot twist: in extremis la Roma non ha trovato l’accordo per Viviano e quindi Stekeleburg deve tornare da Zeman. Sei mesi dopo l’ex Ajax andrà comunque al Fulham ma non tornerà mai ai livelli di Amsterdam.

Calciomercato di gennaio, colpi saltati all’ultimo: Carlos Tevez e Alexandre Pato

Ultimo, ma assolutamente non per importanza, c’è l’affaire Tevez-Pato, una storia da rotocalco scandalistico e non da quotidiano sportivo. Nel gennaio 2012 il Milan deve sostituire Cassano e punta su Tevez, Galliani odora l’affare e si inserisce nello strappo tra l’Apache e Mancini, allenatore del Manchester City. L’arrivo di Tevez dà il via libera al trasferimento di Pato, il quale sembra ormai destinato al Paris Saint Germain nonostante la love story con Barbara Berlusconi, figlia del patron rossonero. Succede tutto in poche ore tra Parigi e Manchester: dapprima Galliani chiude col City per il prestito con obbligo di riscatto dell’argentino a venticinque milioni di euro più bonus, poi fa lo stesso col PSG per Pato, valutato una quarantina di milioni di euro. Sembra tutto chiuso ma nel pomeriggio dell’11 gennaio 2012 succede l’incredibile e sul sito del Milan arriva il comunicato ufficiale, Pato resta al Diavolo. Galliani è scuro in volto, non capisce che succede e non rilascia dichiarazioni, consapevole di essersi esposto in prima persona facendosi fotografare con Tevez e il suo agente Joorabchian. Salta tutto, nel mistero. C’è chi dice per amore, chi perché Silvio Berlusconi ha dubbi tattici su Tevez. Sta di fatto che in quel momento il Milan perde la chance per un grande acquisto e inizierà una fase calante che dura tuttora.