Champions League: l'Inter la vincerà perché ha giocatori più vecchi. O tocca alla gioventù di Guardiola? - Calcio News 24
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Champions League: l’Inter la vincerà perché ha giocatori più vecchi. O tocca alla gioventù di Guardiola?

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Le semifinali di Champions League fanno pensare che il valore dell’esperienza si mostri in tutta la sua interezza proprio nelle grandi partite

Le semifinali di Champions League, con i loro verdetti parziali ma già significativi, fanno pensare che il valore dell’esperienza si mostri in tutta la sua interezza proprio nelle grandi partite. Mentre in una corsa a tappe, come il campionato, probabilmente possedere forze giovani può essere più produttivo, anche per una questione di motivazioni: quando hai giocato tante partite di un certo livello, affrontare avversari di minor rango può diventare una fatica psicologica ai confini dell’insostenibile. Su La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, Nino Minoliti esalta proprio il valore qualità emerso dai giocatori più anziani in Real Madrid-Manchester City – dove, però, il migliore in campo è stato il giovane smaliziato Vinicius jr. – e in Milan-Inter, deciso da due over 30.
Così, vi proponiamo questa semplicissima riflessione. Proviamo a stabilire la gerarchia delle 4 semifinaliste andando a vedere i grandi vecchi che hanno in rosa, considerando in questa voce chi ha già raggiunto i 33 anni d’età.
INTER 7 – Se fosse il criterio giusto, l’Inter anziana ha tutte le carte in regola per alzare la coppa. In ordine d’età, ci sono Cordaz, Handanovic, Dzeko, Acerbi, Mkhitaryan, D’Ambrosio e Darmian. Quattro di questi erano in campo nel derby, due – il bosniaco e l’armeno – hanno segnato giocando una grandissima partita.
MILAN 5 – L’Italia non è un Paese per giovani se anche la semifinalista per ora sconfitta ha un bel numero di esperti: Ibrahimovic, Mirante, Tatarusanu, Giroud e Kjaer. Solo i due più giovani hanno sfidato l’Inter. E, a dirla tutta, hanno terribilmente faticato.
REAL MADRID 4 – Modric, Benzema, Kroos e Nacho Fernandez. I primi 3 sono titolarissimi, fuoriclasse e anche martedì scorso hanno fatto vedere di che pasta sono fatti. Più che altro, la sensazione è che non ti tradiscano mai. E che, soprattutto, abbiano sempre in serbo un pezzo del loro inesauribile repertorio che andrà a scrivere la storia del match.
MANCHESTER CITY 1 – Scott Carson, ovvero il portiere che sta a guardare gli altri giocare, anche se l’anno scorso una presenza in Europa l’ha fatta contro lo Sporting Lisbona a 17 anni di distanza dall’ultima volta. Tocca a Guardiola soffiare il vento della gioventù e svecchiare la Champions League.