Conferenza stampa Mancini: «Attenzione all'Ungheria. Non diamo pressioni a Gnonto»
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Conferenza stampa Mancini: «Attenzione all’Ungheria. Non diamo pressioni a Gnonto»

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Conferenza stampa Mancini, il ct azzurro analizza la sfida di domani tra l’Italia e l’Ungheria, valida per la seconda giornata di Nations League

Roberto Mancini, ct dell’Italia, parla alla vigilia del match di Nations League con l’Ungheria. Di seguito la diretta testuale dell’evento.

FORMAZIONE – «Adesso non ve la dico, magari domani».

CAMBI – «Un po’ di cambi ci saranno sicuro. Non credo però che cambierò tutta la formazione».

LOCATELLI COME CRISTANTE – «Locatelli può essere adattato in quel ruolo, ma Bryan insieme è l’unico a poter giocare da play con Esposito».

DONNARUMMA – «Gigio per me rimane il miglior portiere d’Europa, quando si alterna soffre un po’. Ha questo piccolo problema, domani vedremo se si sentirà di giocare. Qui in gruppo sono rimasti diversi, anche a Belotti avevo detto di andarsi a riposare».

SCAMACCA – «Ha tutto per diventare un centravanti molto bravo, è veloce, potente e tecnico. Può migliorare nello stacco, anche se è alto. E’ reduce però dalla prima stagione da titolare in Serie A, ha bisogno di tempo prima di diventare un grande attaccante».

GNONTO – «Ha solo 18 anni e non gli va data troppa pressione, deve crescere tranquillamente. Per l’età che ha sa giocare a calcio come pochi altri. Se lui cresce con calma, senza mettergli addosso troppa pressione, può far vedere tutte le sue importanti qualità. Il suo ruolo migliore è la seconda punta, però può giocare anche come esterno».

UNGHERIA – «Marco Rossi è stato un mio compagno di squadra. E’ un ragazzo perbene e un bravissimo allenatore, con l’Ungheria sta facendo uno straordinario lavoro. L’Ungheria ha battuto l’Inghilterra con merito ed è una squadra difficile da affrontare. E’ molto fisica e ha qualità importanti nel reparto offensivo. Cercheremo di fare del nostro meglio per batterli, ma gare semplici non ci sono più».

ALTRE AGGIUNTE – «Si è possibile».

NUOVI ESORDIENTI – «Se saranno nei 23, sì. Non è un problema far giocare e mettere alla prova gli esordienti».