Roma, Di Francesco schietto: «Nel primo tempo meritavamo di perdere»
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Roma, Di Francesco schietto: «Nel primo tempo meritavamo di perdere»

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L’allenatore giallorosso commenta la prestazione di Zaniolo: «Mi aspettavo che potesse dare maggiore fastidio alla difesa del Bologna»

Eusebio Di Francesco ha analizzato a Sky Sport la vittoria per 2-1 della Roma contro il Bologna: «Nel primo tempo non c’eravamo proprio in campo, merito sicuramente del Bologna, bisogna fargli i complimenti. Noi abbiamo fatto tanti errori tecnici. Abbiamo lavorato male sotto tutti i punti di vista, avremmo meritato di star sotto nel primo tempo. È una grande verità. Però capita anche di vincere partite un po’ da grandi squadre. Noi abbiamo vinto come non piace a me, ma nel secondo tempo è stata una squadra migliore prima di prendere il gol. Avevo modificato qualcosa a livello tattico e ho avuto una risposta rispetto a un primo tempo in cui eravamo… svogliati è la parola sbagliata, però non c’eravamo rispetto a loro. Sembrava che andassero quasi al doppio».

SULLA CRESCITA DELLA ROMA – «Sì, ma anche nelle scelte, perché eravamo poco lucidi. Tante volte abbiamo calciato dalla distanza quando potevamo entrare in maniera differente. Non ce lo possiamo permettere. Deve essere una partita che ci deve servire da insegnamento, capire che abbiamo speso tanto col Porto, dove avevamo fatto un’ottima prestazione a livello tattico. Qui siamo riscesi, ma oggi erano importanti i 3 punti».

SULL’IMPORTANZA DI ZANIOLO – «Sì, devo dire che i duelli fisici li abbiamo persi un po’ in tutti i settori nel primo tempo. Zaniolo mi aspettavo che potesse dare maggiore fastidio a Dijks che per me è un ottimo giocatore, ha ottime qualità come spinta e corsa. Ho cambiato di proposito perché ci allungavamo con troppa facilità, non riuscivamo ad arrivare sulla palla successiva, Edin era isolato. Nel secondo tempo siamo stati più bravi ad andarli a prendere, più ordinati tatticamente anche se sbagliando qualche pallone di troppo. Quando non si cambia tanto questo può essere il risultato, la lucidità mentale può fare la differenza».