Donnarumma, da Doha a Roma: il volo e la caduta. Ma il futuro è suo
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Coppa Italia

Gigio non aver paura: non è da questi particolari che si giudica un campione

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gigi antonio donnarumma milan

Brutta, bruttissima prestazione per Gigio Donnarumma in finale di Coppa Italia contro la Juve, forse la peggiore sino a questo momento

Gigio Donnarumma ha tenuto botta fino al 55′, respingendo alla grande una conclusione di Paulo Dybala da fuori e gli altri, pochi, tiri pervenuti dalle sue parti. Poi è capitolato, sotto i colpi di Benatia (due volte), Douglas Costa e Kalinic. Gravi gli errori del portiere, classe 1999, val ben ricordarlo sempre, nella finale di Coppa Italia. Sembra passata un’eternità dalla finale di Doha, sempre contro la Juventus. Nel 2016 Gigio fu grande protagonista e riuscì a neutralizzare il calcio di rigore decisivo a Paulo Dybala, sempre nell’ottobre del 2016 salvò il Milan su un gran tiro di Khedira allo scadere.

Contro la Juventus si era rivelato fenomeno, ieri è tornato sulla terra. Ieri Gigio non ce l’ha fatta a trattenere un tiro non irresistibile di Douglas Costa e un colpo di testa, all’apparenza innocuo, di Mandzukic e poi è stato ‘tradito’ da Kalinic sull’angolo che è valso il 4-0. La caduta, per uno abituato a volare, può far male ma un grande portiere si vede dalla voglia di reagire agli errori. Donnarumma, nonostante la sua giovane età, ha dimostrato di essere già grande. Gigio è il campione che l’Italia aspetta. Qualche incidente di percorso è da mettere in preventivo. Parafrasando De Gregori: «Gigio non aver paura di commettere un errore, non è da questi particolari che si giudica un campione».