FANTACALCIO: MALUS AL CUORE – Il flop di giornata: Gatti
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FANTACALCIO: MALUS AL CUORE – Il flop della giornata 23: Federico Gatti

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Gatti

Animalescamente, CN24 individua il giocatore più deludente del fantacalcio per ogni giornata di Serie A. Oggi tocca a lui: Federico Gatti

Non è certo colpa di Federico se il cognome che si ritrova nel cartellino di tesseramento non c’azzecca nulla con le sue caratteristiche fisiche e tecniche di professionista del pallone.
I gatti sono sinuosi, rapidi, svelti di riflessi.
Il Gatti, domenica sera a Milano al minuto 37, aveva ben poco di armonico nelle movenze del corpo ricordando vividamente Galliani impegnato nella Papu-dance, è sembrato rapido e deciso nell’intervento tanto quanto Cassano nella scelta di un manuale diagnostico in biblioteca, e svelto di riflessi come Gerry Scotti dopo una grigliata di scamone.

Sicuro, ora è facile parlare, farsi beffe del suo gesto imbranato, e perculare i fantacalcisti che l’hanno schierato. Ma col senno di poi persino a Karius nessuno avrebbe osato dire nulla.
C’è stato un tempo recentissimo in cui solo a sentire il suo nome, quello di Gatti che con i gatti condivide poco, i fantacalcisti facevano le fusa.
Aveva fatto capire qualcosa in Europa la scorsa stagione, ma in questa ci stava abituando a pagelloni col simbolo d’addizione a seguire: le marcature decisive contro Monza e Napoli, prima anche col Toro, erano diventate sequenze video monitorate dai manager di Pornhub. Del resto, “il centralone che la butta dentro” è il sogno proibito di ogni fantacalcista, e studi recenti ne certificano il forte potere autoerotico.

Bisogna pur dire che Gatti che con i gatti non ha nulla da spartire, alla 5a giornata aveva inorridito gli esteti del calcio con un autogol su cui la Gialappa’s ci avrebbe costruito una programmazione intera. Ma erano gli inizi della stagione, le squadre si dovevano ancora assestare, mentre nella maggior parte delle leghe ancora si dovevano recuperare le casse di birra per l’asta. Insomma, in tanti avevano fatto in fretta a dimenticarsi quella malaugurante avvisaglia.
Ora le orecchie dei fantacalcisti che c’entrano con Gatti che non c’entra coi gatti, sono ben dritte.
Il ragazzone tutto grinta e sudore verrà valutato con più cura nella scelta dei titolari, e chissà che ogni tanto magari qualcuno tornerà a tirare una monetina: se esce un gatto gioca Gatti… e se esce un cane?