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Fiorentina, gli investimenti di mercato stanno pagando

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Théréau thereau

Da Pezzella a Veretout, passando per Laurini e altri: la rivoluzione targata Corvino si fa strada alla Fiorentina

Dopo sei mesi i conti cominciano a tornare, tecnici ed economici. La rivoluzione estiva di Pantaleo Corvino non è stata un’operazione semplice. C’erano da «sacrificare» giocatori importanti, abbassare il monte-stipendi e muoversi in autogestione. C’è da parte anche un piccolo tesoretto che il responsabile dell’area tecnica viola utilizzerà, se troverà le occasioni giuste, nella prossima finestra di mercato. C’era anche da ridisegnare lo staff tecnico. E la scelta di Stefano Pioli è una delle mosse di cui Pantaleo va più fiero. Sapeva che era l’uomo giusto per ridisegnare un progetto tattico, valorizzare i nuovi acquisti e creare un’identità. Sei le operazioni «vincenti» dell’ultima campagna acquisti.

PEZZELLA E VERETOUT – Corvino ha scoperto Pezzella ai tempi del River Plate e lo aveva corteggiato nell’estate 2016. Ma costava troppo. Pezzella è stato uno dei colpi d’agosto, maturato quando la Fiorentina ha saputo che il difensore era in rotta con il Betis. Un «conflitto» che ha permesso ai dirigenti viola (che non avevano più soldi da investire) di ottenerlo in prestito con riscatto a 10 milioni. Sarà riscattato e già oggi vale il doppio. E poi Freitas, braccio destro di Corvino, aveva seguito Veretout ai tempi dell’U-21 francese, titolare in un centrocampo con Pogba e Kondogbia. L’Aston Villa aveva investito una montagna di soldi sul suo talento, poi è finito in prestito al Sant’Etienne. La Fiorentina ha raggiunto l’accordo con il giocatore nel momento in cui il club francese lo stava acquistando dall’Aston Villa.

THEREAU E LAURINI – Un dato su Théréau ha colpito Corvino: negli ultimi tre campionati ha segnato più di 30 reti. Pioli, che l’ha avuto al Chievo, l’ha indicato come l’uomo d’esperienza per valorizzare talenti quali Chiesa e Simeone. La Fiorentina ha potuto piazzare il colpo perché Théréau a Udine è finito in rotta di collisione con Delneri. Per Laurini, invece, c’era la Samp, ma Freitas – grazie ai buoni rapporti con il suo procuratore è riuscito a convincere Laurini a scegliere Firenze. Come ricorda “La Gazzetta dello Sport”, l’acquisto è servito a risolvere in maniera accettabile il problema legato al terzino destro.

SIMEONE E BENASSI – Corvino si è innamorato di Simeone nella prima fase dello scorso campionato quando nel Genoa ha incantato tutti: 18 milioni sono un investimento importante. Ma sono già stati in parte ripagati con cinque gol e 3 assist. In più il Cholito ha un ingaggio di un milione. Perfetto per non sforare il monte-stipendi. Benassi è invece un centrocampista goleador e italiano di talento. Già, perché l’obiettivo di Corvino era italianizzare la squadra. Benassi è costato caro, ma la Fiorentina rifarebbe subito questo investimento. Benassi e Veretout sono arrivati con una parte dei soldi incassati per Vecino. Ieri Corvino insieme a Pioli e al vice presidente Salica hanno incontrato la stampa al Franchi: «Questa stagione deve servire per capire se abbiamo messo buone fondamenta per il futuro. Quando torneranno i Della Valle? La speranza è di camminare tutti insieme».