2011
Fiorentina, Rossi: “Per me l’Empoli vale il Milan”
Intervenuto in conferenza stampa in vista della gara di Coppa Italia contro l’Empoli, Delio Rossi, allenatore della Fiorentina, ha rilasciato alcune dichiarazioni per spiegare l’importanza della competizione: “Per vincere la Coppa bisogna andare avanti. Io penso che tutte le competizioni hanno in palio i tre punti e vanno onorate. Ho avuto la fortuna in questi anni di viverla da protagonista questa competizione. Se hai la capacita` e la fortuna di andare avanti, ti puo` dare grandi soddisfazioni, oltre a mettere in bacheca un trofeo e la qualificazione europea, se non riesci ad ottenere una posizione in campionato. Io per domani ho 3-4 esigente, che non si possono sposare assieme: devo passare il turno, devo vedere in partita qualche giocatore che magari non ho visto in partita, devo tenere in conto gli impegni che abbiamo fatto e quelli che avremo… in campo andra` una formazione, secondo me, logica da questo punto di vista. E` fondamentale passare il turno: per me l’Empoli vale il Milan, io mi aspetto questo dalla squadra”.
Sulle sue impressioni dalla gara col Milan: “Questa fase per me serve per capire bene quali sono i concetti e le decisioni apprese dalla squadra. Due-tre cose analizzate non sono andate benissimo col Milan e la` dobbiamo ripartire. Piu` che capire se loro possono fare cio` che io voglio, sono loro che devono capire se possono fare quello che voglio. Se non ho giocatori con certe caratteristiche, devo trovare una soluzione diversa”.
Sul ruolo che pensa di affidare a Vargas: “Questo ragazzo ha delle grandi qualita`, con grande forza, e per me puo` fare anche il terzino. Solo che per me la difesa e` matematica, quindi o uno e` bravo in matematica, oppure ci diventa. Ancora non sa quello che voglio io, lo ho visto giocare da esterno alto. Se mi sbaglia movimenti da esterno alto, non c’e` problema, se mi sbaglia quelli da esterno basso… io un’idea per lui la ho, devo vedere se posso metterla in atto. Io i giocatori li posso prendere in considerazione quando sono idonei per giocare, altrimenti sarebbe un’analisi falsata perche` non gli riescono certe cose. Secondo me ora ha qualche problemino da risolvere sotto questo punto di vista”.
Sul ruolo nel suo progetto di giocatori ai margini della rosa come Marchionni e Felipe: “Io ho in rosa 27 giocatori senza i Primavera. Finche` non cambiano le regole del calcio, si gioca in 11, 7 vanno in panchina e gli altri in tribuna. In questo momento vedo quelli che sono stati impiegati con piu` costanza. Sicuramente partono da una posizione svantaggiata, perche` erano ai margini della squadra, ma non ho nulla contro di loro. Dal momento che mi dimostrano di stare meglio degli altri non ho alcun problema a schierarli”.
Sulle possibilita` di Babacar: “Mi sembra un ragazzo con delle qualita`. Il problema e` che i ragazzi, lo dice la mia carriera, non vengono inseriti per far bella figura per aver fatto giocare un giovane, ma perche` sono convinto che puo` essere parte importante della squadra. Mi focalizzo a responsabilizzare altri giocatori, ma questo non vuol dire che non possa giocare domani sera. Prima devo costruire la torta, poi ci vado a mettere le ciliegine. Il ragazzo e` il futuro, ma non devo dargli grosse reponsabilita` adesso”.
Il tempo che ci vuole per vedere una Fiorentina targata Rossi: “Dipende molto da questa fase di integrazione. Mi auguro ce ne voglia relativamente poco. Ho gia` fatto un discorso generale: un’infarinatura generale posso darla anche in 20 giorni, da 0-70, in percentuale, ci arrivi presto, da 70-100, se ci ho messo tre mesi ad arrivare a 70, posso metterci tre anni ad arrivare a cento. Non sono mai contento poi della mia squadra quando va bene, figuriamoci quando va male”.
Sulla condizione fisica di Jovetic: “Non sta bene, altrimenti lo avrei convocato. Mi auguro stia bene presto, ma ad oggi non e` convocabile, anche se il suo atteggiamento e` certamente positivo. Io sono abituato a ragionare sul domani e Jovetic non e` disponibile”.
Un’osservazione sul rendimento di Santiago Silva, ancora criticato dopo la gara contro il Milan: “Silva e` un ragazzo che non conosco, mi pare sia entrato con l’atteggiamento giusto. E` chiaro che i movimenti non sono ancora corretti, ma mi ha dato l’impressione di un giocatore che voleva dare una mano. Ho avuto grande corrispondenza da parte della squadra, si sono voluti mettere a disposizione”.
Parlando della situazione del calcio italiano: “Il calcio italiano, sicuramente non e` il piu` bello. Preferirei esteticamente la Premier League o la Liga, se dovessi pagare uno stadio. Pero`, penso che il campionato italiano sia il piu` difficile. Se vedo in Inghilterra, giocano tutti col 4-4-2, dunque e` anche piu` facile affrontare la gara. Ieri (in riferimento a Napoli-Manchester City), ho visto una squadra che ha preparato la partita, ed un’altra che la ha preparata un po’ meno. Il calcio italiano e` formato da tecnici molto, molto bravi. La` il modulo e` quasi sempre omologato, e questa penso sia la bravura degli allenatori italiani. Se andiamo poi a vedere all’estero, chi sta facendo meglio sono gli italiani. Mancini e` italiano, ma allena giocatori abituati a giocare con un certo vincolo tattico. Ieri, secondo me, hanno trovato delle difficolta` a giocare contro una difesa a tre. Il nostro calcio non e` il piu` bello, ma e` certamente competitivo. Non lo penso ora, ma manco prima. Penso che, forse al di fuori del Milan, nessuno arrivera` in fondo delle nostre squadre”.
Sul ruolo che potrebbe fare Montolivo: “Montolivo puo` fare il vertice basso, ma dipende dai giocatori che vado a mettere al suo fianco. So che, magari, non ho un altro Montolivo. Ho giocatori con caratteristiche diverse. Devo vedere chi potrebbero essere questi centrocampisti alternativi e, per questo, ho bisogno di vedere queste partite, per vedere un domani su chi andare a fare leva. Non posso dire chi fara` da suo ‘vice’, perche` ancora non conosco gli altri centrocampisti”.
Visto il potenziale della rosa, se pensa che questa sia la squadra piu` forte che ha allenato: “Mi sembra presto per fare questo discorso, ma mi auguro di si` e ci lavorero` da questo punto di vista”.
Un cenno sulla posizione da trequartista di Lazzari: “Cerco di schierare i giocatori nei ruoli in cui hanno giocato e Lazzari mi pare abbia fatto il trequartista e la mezzala sinistra. Secondo me, Lazzari, almeno in teoria, e` un trequartista con le sue caratteristiche, o una mezzala di sinistra in un centrocampo a tre, sempre con le sue caratteristiche”.
Su chi indossera` la fascia da capitano domani in campo: “Domani uno fara` il capitano di sicuro, io non lo posso fare…”.
Su cosa si aspetta dalla gara di domani: “Domani devo passare il turno e voglio vedere all’opera qualche altro giocatore, per vedere se le mie idee sono state assorbite. Voglio vedere lo stesso atteggiamento messo in campo dagli altri, per capire se le caratteristiche intraviste in questi giorni potranno essere utili in futuro. Non pretendo di vedere il mio calcio domani, anche perche` sono passati quattro giorni”.
Chiosa finale su Ljajic, e se puo` fare la riserva di Lazzari a centrocampo: “Ci sono piu` tipi di trequartisti: quelli che hanno bisogno di volume di campo e quelli che fanno il giochetto alla brasiliana, e poi scompaiono… a me serve un trequartista che sia un terzo attaccante, ma anche il quarto centrocampista, ed al momento non mi pare che lui possa coprire una fetta di campo sufficiente per reggere il lavoro chiesto, ed i centrocampisti non possono coprire per altri… lo stesso vale per Jovetic e Cerci, io non ho problemi con loro”.
Sulla scelta del portiere: “Domani gioca Neto, ed altri dieci degli altri 18 convocati”.