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Buon compleanno a… Frederic Massara

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Oggi è il compleanno di Frederic Massara, ex dirigente di Roma e Milan: in rossoneri ha salutato nel fini della scorsa stagione

Oggi Frederic Massara compie 55 anni. Si potrebbe riassumere la sua carriera da dirigente – è una forzatura, ci rendiamo conto – con le parole di saluto utilizzate dalle due grandi società nelle quali ha lavorato negli ultimi anni: la Roma e il Milan. Nel giugno del 2019, il club giallorosso stila il seguente comunicato: «“Desidero ringraziare Ricky per l’instancabile lavoro svolto all’AS Roma e per essere stato sempre dedito alla causa del Club”, ha dichiarato il presidente Jim Pallotta. “Nel corso delle sue due esperienze con noi, ha sempre operato con la massima professionalità e oggi gli auguriamo tutti il meglio per il futuro”». Il futuro si chiama Milan, un’esperienza finita la scorsa estate, in questo caso con una stringatezza comunicativa che fa pensare: «AC Milan annuncia che Frederic Massara conclude il suo incarico nel Club. Ringraziamo Ricky per il suo contributo al progetto di crescita del Milan in questi anni». Anche da questi particolari si capiscono un po’ di cose.

Tra le quali, quella più importante viene così riassunta da Il Post in questi termini: «Secondo quanto riportato dai giornali non si è trattato di una separazione consensuale, ma di una decisione presa da Gerry Cardinale, fondatore di RedBird e proprietario del Milan dal 31 agosto 2022, quando ne completò l’acquisto per 1,2 miliardi di euro. Maldini e il suo principale collaboratore Massara insomma sono stati licenziati, nonostante avessero ancora un anno di contratto e fossero considerati fra i principali responsabili del ritorno ad alti livelli del Milan, che l’anno scorso aveva vinto il suo primo Scudetto negli ultimi dieci anni».

Tricolore che, non a caso, non viene menzionato, anche perché mandare via dopo un solo anno di assenza dalla lotta al vertice implica alcune conseguenze. Prima: non perdonare una stagione nella quale si è fatto un comunque un grande percorso in Champions League, arrivando fino alla semifinale. Seconda: regalare – per così dire – una bella responsabilità a quelli che arrivano dopo, che avranno sempre come primo riferimento di valutazione figure che un titolo (e che titolo!) lo hanno garantito.

Senza contare quella che potrebbe anche essere la cosa più importante: la considerazione del gruppo nei confronti di Massara e di Maldini. A proposito di parole, sono meno ufficiali di quelle che si scrivono in un comunicato, ma contengono un bel grumo di sentimenti, quelle che mettono nero su bianco via social i giocatori. Prendiamo come esempio quelle di Bennacer per riscoprire il calore della comunicazione, a partire dalla scelta di rivolgersi con i nomi di battesimo: «Paolo, Ricky, voglio ringraziarvi per tutto quello che avete fatto per l’AC Milan e per me. Grazie per la fiducia che mi avete dimostrato nel 2019, aprendomi le porte di questo grande club che è il Milan. Mi avete aiutato a crescere, a svilupparmi. La vostra passione, disciplina e dedizione per il club ci hanno ispirato e continueranno a farlo, ogni giorno. Vi auguro il meglio per il futuro».

Ad un certo punto, in quei mesi di trasformazioni interne non solo al Milan, si era ventilata addirittura l’idea che Massara potesse ritrovarsi un altro scudetto senza averlo vinto, stavolta da gestire. Si è vociferato, infatti, che potesse essere lui la soluzione scelta dal Napoli per sostituire il ruolo del direttore sportivo lasciato vacante da Cristiano Giuntoli.

A sua volta, precedentemente, Michele Criscitiello su Sportitalia aveva ventilato un’altra possibilità: «Ci sarebbe stato un incontro nei giorni scorsi tra Massara e la Juventus. Un incontro conoscitivo, che non esclude la presenza di Cherubini. Lui tornerebbe a fare quello che faceva prima con Paratici. Massara del Milan è il primissimo nome per la Juve, giocando anche sul buonissimo rapporto che Massara ha dai tempi di Pescara con Massimiliano Allegri. Che resterebbe alla guida della Juve».

Talvolta, saltare un turno è la scelta migliore per respirare aria buona, smorzare le tensioni, guardare serenamente al domani e costruirlo. Si fa fatica a pensare che le persone competenti non trovino il posto che meritano. Ne parliamo al prossimo compleanno, quando Frederic – più comunemente chiamato Ricky – sarà al lavoro in qualche squadra, chissà se con Paolo Maldini.