Golden Boy, trionfa Desiré Doué: «È un onore per me essere qui. Dedico il mio premio ai miei genitori e alla famiglia»
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Golden Boy, trionfa Desiré Doué: «È un onore per me essere qui. Dedico il mio premio ai miei genitori e alla famiglia»

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Golden Boy, Desiré Doué vince il premio: «È un onore per me essere qui. Dedico il mio premio ai miei genitori e alla famiglia»

Dal nostro inviato Mauro Munno al Museo dell’Automobile di Torino – È l’attimo più atteso della serata: Desiré Doué, giovane talento del Paris Saint-Germain, raggiunge il palco per ricevere il premio Golden Boy 2025. Con emozione e orgoglio, l’attaccante francese ha voluto ricordare anche il trionfo nella finale di Champions League di quest’anno, conquistata contro l’Inter. Ecco le sue parole:

DEDICA «È un onore per me essere qui. Dedico il mio premio ai miei genitori e alla famiglia che mi hanno sostenuto. Di solito non sono teso quando parlo al pubblico ma lo sono quando parlo di loro. Ne approfitto per ringraziarli per tutti i sacrifici. Ringrazio anche il mio presidente che mi ha voluto al PSG, il mio allenatore, i miei compagni, i dirigenti e tutti i volontari del club. Lo dedico anche un’altra persona che non voglio dire chi è… Ma quella persona capirà che è lei».

SOGNI «Il sogno che tutti i bambini hanno è diventare un calciatore. Non tutti ci riescono, io sono grato. Amo il calcio e sono riconoscente. Ho conquistato la Champions e altri trofei col PSG, ma ce ne sono tanti altri collettivi e individuali da conquistare. Cercherò di farlo con il massimo della disciplina. Sognare è la prima cosa da fare, perché porta all’ambizione e l’ambizione porta al lavoro. Tanti di noi vivono di calcio ma molti altri non hanno la fortuna di fare ciò che piace loro. Ma si impegnano comunque e meritano un riconoscimento per quello».

PSG «Prima di arrivare al PSG sapevo che era uno dei più grandi club. Ora che sono lì da oltre un anno posso confermarlo».

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