Inter, ultime notizie su Icardi: niente pace, patto di spogliatoio contro di lui
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Inter, lo spogliatoio vuole spiegazioni da Icardi: c’è un patto contro di lui

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Inter, Mauro Icardi sempre più lontano dal ritorno in campo: i compagni di squadra chiedono spiegazioni su alcuni comportamenti e stipulano un patto in vista del derby

Diminuiscono sempre di più, al passare dei giorni, le probabilità di vedere Mauro Icardi in campo domenica nel derby contro il Milan. Anche ieri l’attaccante dell’Inter ha svolto seduta fisioterapica personalizzata: non c’è stato alcun nuovo chiarimento con la società, né tantomeno con il presidente Steven Zhang (con cui comunque è atteso prossimamente un colloquio). L’impressione, scrive stamane La Gazzetta dello Sport, è che l’argentino non voglia muoversi dalle proprie posizioni: operazione il prima possibile, a meno di un passo indietro da parte del club. Passo indietro ad oggi realmente impossibile: Luciano Spalletti con il resto dello spogliatoio avrebbero chiesto all’ex capitano di spiegare i comportamenti delle ultime settimane e molti giocatori nerazzurri avrebbero inoltre rammentato al tecnico di essere spesso scesi in campo in passato, nonostante gli infortuni, con infiltrazioni specifiche, dimostrando così che è del tutto infondata l’ipotesi che Icardi non giochi perché infortunato. La pace è lontana.

Un muro contro muro tra le parti è insomma destinato probabilmente a portare a un nuovo buco dell’acqua. La maggior parte dello spogliatoio (cioè la quasi totalità), riporta Tuttosport, si sarebbe perfino coalizzata formalizzando un vero e proprio patto: vincere le prossime due partite (giovedì in Europa League contro l’Eintracht Francoforte ed il derby col Milan) per dimostrare alla società di poter fare perfettamente a meno di Mauro. D’altro canto l’Inter (e Beppe Marotta in particolare) lavorerebbero comunque ancora per provare a recuperare l’attaccante dall’infortunio, se non altro in ottica estiva: fargli giocare qualche partita da qui a fine stagione potrebbe essere utile poi a venderlo in estate. Più difficile invece monetizzare dalla cessione di un giocatore fermo, praticamente, da febbraio.