Juve-Atalanta: Gasperini ha rischiato da regolamento? - Calcio News 24
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Atalanta, Gasperini ieri ha rischiato? A guardare il regolamento… forse

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La neve dello Stadium ha coperto le polemiche, ma il presunto atteggiamento dell’Atalanta nei confronti della partita con la Juventus crea comunque dibattito. Anche dal punto di vista regolamentare…

Se non avesse nevicato, sarebbe stato un bel problema per il campionato delle polemiche. Nel senso: se non ci fosse stato l’arrivo provvidenziale della bufera torinese, a quest’ora avremmo avuto bisogno dei caschi blu per dirimere la questione. Di fatto la nevicata di ieri al di sopra dell’Allianz Stadium è sembrato un aiuto concreto del cielo (o di Madre Natura, o di qualsiasi altro Ente superiore, sempre che ci crediate): proprio nella settimana più infuocata della storia italiana recente, è stato forse meglio evitare le solite quattro baruffe da bar sport. Vero è che coi “se” e coi “ma” la storia non si fa (ne diamo atto ai più diffidenti), però provateci un po’ voi a giocare immaginariamente Juventus-Atalanta così come avrebbe voluta giocarla Gian Piero Gasperini. Cioè in modalità vacanza ed infradito. Sarebbe a dire con una formazione obiettivamente ai limiti del grottesco (l’abbiamo scritto dai, ormai l’abbiamo scritto).

Atalanta fortunata a non giocare una partita che rischiava di creare pesanti strascichi in coda alla giornata di campionato (col Napoli capolista in campo questa sera), ma allo stesso tempo, per assurdo, pure sfortunata. Perché se la bufera di neve, durata giusto il tempo dell’aperitivo (quando si dice il caso), fosse arrivata un cincinnino prima, allora il Gasp nazionale si sarebbe evitato pure la consegna delle formazioni ufficiali ai delegati arbitrali (leggi anche: JUVE-ATALANTA: LE FORMAZIONI UFFICIALI). Nessuno insomma avrebbe letto così chiaramente le intenzioni del tecnico orobico e probabilmente ci saremmo evitati pure l’accenno di polemica che ieri ha per una buona mezz’ora animato la discussione tra juventini ed anti-juventini. Anche se, va precisato per bene, di pro e contro, nello specifico caso, non c’è proprio una bella ceppa. Il dibattito non riguarda cioè la Juve, che nemmeno ha usufruito in campo della presunta benevolenza atalantina, ma solo e soltanto l’atteggiamento nerazzurro in sé per sé.

Atalanta anestetizzata: voleva solo levarsi una carie

Un atteggiamento decisamente reverenziale nei confronti di un’avversaria sì forte (impossibile metterlo in dubbio) ma, mai come ieri, alquanto in difficoltà causa defezioni evidenti di organico ed impegni di coppa ravvicinati. L’Atalanta, reduce dalle fatiche del giovedì di Europa League contro il Borussia Dortmund e con la testa probabilmente già alla partita di dopodomani, sempre contro la Juve (ritorno di Coppa Italia), avrebbe potuto osare di più? Difficile stabilirlo perseguendo parametri oggettivi: ognuno la pensi come gli pare. Certo, c’è da dire che i nerazzurri, prima della vittoria del Milan in serata contro la Roma, sostavano ancora a tre punti appena dalla zona europea e vincendo avrebbero potuto momentaneamente acciuffarla. Dare per scontata – cioè persa – una partita come quella contro i bianconeri in una tale situazione di classifica, quando di gare alla fine del campionato ne mancano appena dodici e non trenta, sarebbe stata una scelta tutto sommato singolare. L’idea che ci siamo fatti noi personalmente è che l’Atalanta non volesse scansarsi. Volesse semplicemente chiudere gli occhi e far finta di essere altrove. Come quelli che vanno dal dentista e si fanno anestetizzare anche solo per togliersi una carie. Ecco sì, cogliete la sfumatura: l’Atalanta voleva levarsi ‘sta carie in fretta.

Al di là delle impressioni – più o meno legittime, ma comunque fuffa se raffrontate ai fatti – c’è poi la questione regolamentare, sulla quale magari sarebbe il caso di non soprassedere troppo evitando però talebanismi ed esagerazioni da tifosi (e lo ricordiamo ancora: nemmeno s’è giocato, per fortuna). L’articolo 48 comma 3 delle NOIF (Norme Organizzative Interne alla Federazione) riguardante l’organizzazione dei campionati, specifica testuale: «In tutte le gare dell’attività ufficiale è fatto obbligo alle società di schierare in campo le proprie squadre nella migliore formazione consentita dalla loro situazione tecnica». Situazione tecnica che, nel caso in oggetto, andrebbe forse esaminata a fondo. Resta al di là di tutto solo un dubbio: Gasperini avrebbe potuto mandare in campo qualche giocatore più, per così dire, “esperto” in casa dell’antagonista numero uno del campionato? Lasciamo la risposta alla libera interpretazione del lettore (ed anzi, vi invitiamo a dirci educatamente come la pensate). Potrebbe anche darsi, magari eh, che l’Atalanta un piccolo rischio in termini regolamentari se lo stesse effettivamente per prendere ieri pomeriggio. Per fortuna poi è arrivata la neve a coprire l’ennesima polemica del campionato più polemico del mondo.

FIGC: l’articolo 48 comma 3 delle NOIF (norma anti-Primavera, perché impone alle squadre di non schierare squadre di riserva in partite ufficiali) prescrive ad ogni club di adoperarsi per mandare in campo la miglior formazione possibile al di là delle contingenze tecniche del momento. Tutto il resto è libera interpretazione del giudice sportivo