Laporta: "Il Barà§a ha buon senso, ma Ibra fu un errore" - Calcio News 24
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2012

Laporta: “Il Barà§a ha buon senso, ma Ibra fu un errore”

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L’ex presidente del Barcellona Joan Laporta, intervistato oggi, ha raccontato un po’ dei segreti della squadra blaugrana. Ecco alcune delle sue dichiarazioni principali:

“La nostra è una squadra più che centenaria, foro di democrazia e di diritto. Il Real era la squadra del regime, la nostra quella della regione che vanta il primo parlamento d’Europa. Il Barà§a non ha un padrone, è di proprietà  dei soci. Qui c’è cultura dello sforzo. Onestà . Responsabilità . Senso comune. Quello che noi chiamiamo ‘seny’. Voi dite buon senso. Gli elementi per vincere sono quattro. Catalunya è uno. Poi però ci voleva Cruyff, che è il secondo. Il terzo è la masia, il vivaio. Il quarto è Unicef. Il privilegio di dare”.

“La Masia? Un gioiello. I ragazzi in campo oggi, da Messi a Xavi, da Puyol a Iniesta, a Busquets sono cresciuti insieme. Da quando avevano 8, 10 anni. Sa cosa significa? Guardiola è uno di loro. In fondo il vero segreto è questo: sono buona gente, non fanno i gradassi. Hanno buoni amici, si aiutano, sono una comunità . Sono generosi e solidal. Guardiola via? Per quanto lo conosco direi di no, ma poi sa, le cose cambiano. Ricordo che quando offrirono un ingaggio formidabile a Messi andai da Jorge, suo padre, e gli dissi: ‘Quei soldi non possiamo darglieli, ma se resta avrà  la gloria'”.

Ibrahimovic? Non è mai entrato in sintonia con la squadra. C’erano pressioni enormi perchè lo prendessi, ma il calcio è un gioco collettivo e il Barà§a è il più solidale tra i collettivi. Fu un errore. Per di più non in linea col nostro spirito: meno spese, più vivaio. Io come Berlusconi? Mi piacciono le cose belle. Non vedo altri punti di contatto, ammesso che la nostra idea di bellezza sia la stessa. Non ho una squadra nè un impero economico, ho sempre lavorato per gli altri. Berlusconi l’ho conosciuto, un gran seduttore. Come politico non saprei. Chi vince mercoledì? Noi”.