2012
Liverani: “Con Behrami un malinteso. Sul derby…”
Dopo Alberto Gilardino, la redazione di “SkySport24” ha intervistato anche Fabio Liverani, ora dirigente del settore giovanile del Genoa.
In merito alle sue sensazioni nel rivedere ex colleghi con la maglia della Nazionale: “Sicuramente sono stato emozionato nel rivedere tanti amici e tanti campioni. Un gruppo con il quale ho lavorato assieme allo staff tecnico a Firenze. Tanti amici e tanti giocatori che sono diventati grandi campioni. Un gruppo che può diventare vincente? Io penso di sì, potranno fare un grandissimo Europeo. Sono dei bravissimi ragazzi, che stanno bene insieme, ed hanno grandi qualità . Possono fare un grande Europeo”.
Sulla linea di condotta scelta da Prandelli ed il codice etico messo in atto: “Io sono arrivato a Firenze dove lavorava già il suo staff tecnico. Ci sono state spesso delle situazioni da controllare, penso che sia giusto rispettare una certa condotta. Priorità dare importanza ad un codice etico con i ragazzi giovani? Sì, ed anche qui al Genoa è così, anche se già c’era. Cerco di dare poche regole da rispettare per tutti e condivise assieme al gruppo. Se avrei lasciato a casa Balotelli? Non lo so, l’allenatore ha sicuramente analizzato la situazione e spiegato la sua decisione, senza però chiudere la porta a nessuno. Qui c’è un gruppo di 23 ragazzi che è tutto contento di queste regole e cercano di rispettarle”.
Se giocheranno Pirlo e De Rossi assieme a centrocampo all’Europeo: “Penso che giocheranno tutti e due. Sono due giocatori universali, alla ribalta da vari anni e di grande qualità . Avere giocatori di questo tipo è un vantaggio per la squadra ed un piacere per l’allenatore”.
In merito alla polemica a distanza con Valon Behrami per alcune presunte dichiarazioni di Liverani in merito al difficile momento dei viola, dove l’ex regista avrebbe attribuito la colpa ai calciatori: “Le interviste fatte per telefono hanno sempre qualche piccolo difetto di trascrizione. L’ho letta solamente oggi. Io ho detto che la Fiorentina ha le armi per lottare certamente per vincere col Cesena domenica. Per il momento negativo, ho detto che i giocatori e la squadra ne possono uscire solamente loro, tutti assieme, non che c’erano colpe da attribuire. La risposta di Valon l’ho sentita un po’ ironica, è stato mio compagno a Roma e, conoscendomi, dovrebbe sapere che non farei critiche ai giocatori. Io non sono molto tecnologico, non uso Twitter o altri social network, ma mi conosce bene e sa che non andrei contro i giocatori. Per me finisce qua serenamente, senza problemi”.
Chiosa finale sul derby di Roma: “Mi pare di ricordare qualcosa e di averne giocato qualcuno (sorride, ndr). Chi vedo favorito? Il derby non ha pronostici, è una partita a sè, sia all’andata che al ritorno, dove non conta come si arriva alla gara. La partita d’andata dice tutto, dove a trenta secondi dalla fine sono cambiati tutti gli umori per via di un gol. Spero ci sia uno stadio pieno, che è sempre uno spettacolo vero. Spero vinca il migliore, penso e spero di poterlo andare a vedere con mio figlio. Un pronostico? Me lo tengo per me. Lo scrivo e lo tengo da una parte (sorride, ndr)”.