Guardiola: «Il Milan in Europa cambia il chip, è la Storia»
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Guardiola: «Il Milan in Europa cambia il chip, è la Storia»

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Pep Guardiola

Le parole di Pep Guardiola, allenatore del Manchester City, sulla stagione in Champions League del Milan. I dettagli

Il suo Manchester City è in semifinale di Champions League dove affronterà il Real Madrid. Al termine dell’1-1 con il Bayern, Pep Guardiola ha parlato e La Gazzetta dello Sport lo rilancia oggi in prima pagina.

ITALIANE IN SEMIFINALE«No, nessuna sorpresa, il calcio italiano è in salute».
DERBY DI MILANO«Il Napoli è tanto avanti in campionato rispetto al Milan, e la gente crede che in Champions League sia la stessa cosa. Ma invece il Milan in Europa cambia il chip. É un club come il Bayern Monaco che ho appena incontrato e che conosco bene, nel passato sono stati grandi, non so quante coppe hanno vinto. Ricordo Arrigo Sacchi, Fabio Capello, Franco Baresi, Paolo Maldini, Costacurta… Insomma, loro sono la storia… E conta. Per questo queste squadre sono così forti».
IL MILAN«Anche il Milan di Napoli ha giocato bene, ha vinto in campionato, ha vinto in Europa all’andata 1-0, poi l’1-1 dell’altra sera con un rigore per il Napoli che poteva essere dato. Ripeto, è stato un match molto combattuto».
BAYERN-MANCHESTER CITY«Si, pure per noi contro il Bayern è stata una sfida molto combattuta, si è vinto per un margine di differenza molto stretto, anche se il doppio confronto è terminato 4-1 per noi. Se avessero segnato Sané e Coman subito nel primo tempo, con questo stadio che spinge i suoi… Non credo che siamo superiore al Bayern. Sono sempre impressionato da loro quando li affrontiamo. Ma stavolta abbiamo difeso bene, siamo stati tosti. Mi ha soddisfatto di più il secondo tempo, è stato più sotto controllo nostro. Grazie comunque in primis ai nostri tifosi che ci hanno seguito numerosi e complimenti davvero al Bayern».
HAALAND HA SBAGLIATO IL RIGORE «Ma quando serve è sempre lui. Una minaccia. Parliamo di un ragazzo… Quanti anni ha? 21-22? Ha il futuro davanti. Sì, imparerà come si fa. Lui è una “incredibile machine”, una macchia da gol. Incredibile. Ama sentire pressione addosso. Ha mostrato però personalità, voleva battere e realizzare il rigore, ma imparerà in futuro. Sarà più sicuro e fiducioso dopo questo errore. Il finale di Erling è stato davvero, davvero buono. É così giovane. L’esperienza che abbiamo in questa competizione, i giocatori la sentono molto, la Champions League vogliono concluderla davvero bene».