Marino: «Ventura sotto pressione va in confusione. Non era l'uomo giusto» - Calcio News 24
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Marino: «Ventura sotto pressione va in confusione. Non era l’uomo giusto»

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Pierpaolo Marino di calcio ne ha visto e vissuto moltissimo. E l'”Apocalisse” che ha colpito la nazionale di calcio dell’Italia non l’ha stupito più di tanto. Lui Gian Piero Ventura l’ha conosciuto da vicino e, in una dura intervista concessa al quotidiano di Udine “Il Messaggero Veneto” ricorda i limiti di Ventura quando era l’allenatore dell’Udinese nel 2001.

«Non sono rimasto sorpreso dal suo fallimento, non è un allenatore adatto a guidare una nazionale. E’ un allenatore che sa applicare dei concetti e lo fa nella stessa maniera in cui lo faceva da allenatore del Giarre, trovando dei giocatori, fedelissimi, che si porta di squadra in squadra. Ventura non è un selezionatore e purtroppo ne ho conosciuto i limiti fin da Udine. Si impaurisce quando le cose vanno male e a Udine nel 2001 andò completamente in confusione, al punto che per salvarci fummo costretti e ricorrere all’autogestione. Fu una faticaccia e infatti poi richiamammo all’Udinese Luciano Spalletti. Dopo la vittoria risicata e immeritata della Nazionale contro l’Albania incontrai il presidente della lega nazionale dilettanti Cosimo Sibilia e gli dissi di intervenire perchè conoscevo bene Ventura, allenatore che nei momenti delicati crea negatività, va in confusione e si spaventa».

«Con De Laurentiis lo scegliemmo alla guida del Napoli perchè dovevamo aprire un ciclo e lui è bravo ad insegnare i concetti di gioco, ma se a Udine pensavo che avesse bisogno di tempo, a Napoli mi apparve appagato e superficiale e lo esonerammo dopo i cori terribili che la gente del San Paolo gli proferì dopo 12 partite e il dodicesimo posto in classifica. Il suo errore è stato quello di credere di poter insegnare il suo calcio in nazionale avendo 5-6 allenamenti. Le sue dimissioni erano un atto dovuto, ma non è tipo da regalare niente, nemmeno un centesimo. L’ho sperimentato a Udine e a Napoli».