Mondiali Under 20, dieci consigli per gli acquisti - Calcio News 24
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2013

Mondiali Under 20, dieci consigli per gli acquisti

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Abbiamo scelto dieci giocatori di sicuro avvenire: i ragazzi si faranno?

MONDIALE UNDER 20 – Domani è il gran giorno, alla Turk Telekom Arena inizia il Mondiale Under 20. In una Turchia funestata, almeno per quanto riguarda la capitale, dalle proteste e dagli scontri si è deciso ugualmente di disputare la manifestazione che toccherà anche molte altre città anatoliche. Spostiamo lo sguardo verso argomenti sicuramente meno impegnativi, abbiamo deciso di proporvi una top ten di giovani possibili talenti della manifestazione, la quale quest’anno è impoverita dall’assenza clamorosa di Italia, Argentina e Brasile, eliminate nella fase di qualificazione. Abbiamo escluso giocatori già affermati e conosciuti da noi come Livaja, Kondogbia, Lopez, Pogba, Quintero o Laxalt, andiamo comunque a vedere i nostri dieci consigli.

10. ABDOULAYE KEITA, MALI – Muscolare centrocampista maliano, come siamo abituati a vedere da qualche anno a questa parte. E’ il classico centrocampista esplosivo che sembra quasi creato in laboratorio vista l’enorme quantità di suoi simili che giungono dall’Africa in questi anni (Mikel, Sissoko, Haruna per fare qualche nome). E’ un classe 1994 e gioca in Francia con la maglia del Bastia, con la quale ha esordito quest’anno in Ligue 1 e si è messo in mostra in ben più di un’occasione. Si candida a poter essere una delle sorprese del torneo, così come Michael Olaitan, centrocampista offensivo nigeriano, con cui condivide qualche caratteristica tecnica, su tutte la potenza fisica. A CHI FAREBBE COMODO: Keita può agire da mediano davanti alla difesa e all’occorrenza potrebbe essere arretrato ulteriormente, andrebbe bene all’Udinese, che giocatori di questo tipo ne ha mostrati a bizzeffe.

9. BRYAN RABELLO, CILE – Nato a Roncagua nel maggio 1994, questo centrocampista del Siviglia può agire tranquillamente anche sulla zona sinistra della trequarti e anche sulla destra ha fatto vedere di sapere il fatto suo, visto che è un destrorso naturale. E’ un classico numero dieci cileno, in patria infatti lo paragonano a Mati Fernandez della Fiorentina perché le movenze sono simili. Cresciuto nel Colo Colo ha debuttato da giovanissimo prima del passaggio nella Liga e si è contraddistinto per l’ottima tecnica, se poi la si unisce ad un fisico estremamente brevilineo si capisce come mai quando parte sulla fascia è difficile da prendere. Ha visione di gioco da campione, è un giocatore di categoria superiore. A CHI FAREBBE COMODO: Al Genoa, che lo cercò qualche anno fa. Dove lo metti sta, a centrocampo pare Pizarro e sulle zone laterali la sua dinamicità è un punto di forza.

8. GAEL BIGIRIMANA, INGHILTERRA – Uno dei cognomi più cacofonici del Mondiale Under 20 per un giocatore quasi già affermato: Gael compirà venti anni a ottobre e in questa stagione con la maglia del Newcastle è riuscito ad andare in doppia cifra in quanto a numero di presenze totalizzando la bellezza di 31 partite (13 in Premier e 10 in Europa League). Nato in Burundi ma inglese d’adozione, Bigirimana riesce a congiungere le qualità tipiche del centrocampista africano con quelle del mediano inglese: ha ottima forza fisica nonostante non sia altissimo, i piedi sono buoni e a centrocampo è davvero un elemento del quale non si può fare a meno. Su di lui punta molto la nazionale inglese, che vuole riscattare le pessime prestazioni della selezione Under 21. A CHI FAREBBE COMODO: Costa molto, 3 milioni come base, quindi è difficile soffiarlo ai Magpies, ma parlando per assurdo la sua presenza nella Fiorentina garantirerebbe un degno sostituto a Momo Sissoko.

7. TIAGO FERREIRA, PORTOGALLO – Cercate un difensore centrale moderno? Ecco qua, Tiago Ferreira fa al caso vostro. Con il compagno di reparto e quasi omonimo Tiago Ilori forma una coppia inossidabile nella difesa della selezione portoghese, è un classe 1993 e oltre ad un buon fisico ha anche senso della posizione e, azzardiamo, anche una tecnica insolita per un centrale. Capelli alla David Luiz, in patria lo hanno paragonato a Fernando Couto, uno che in carriera si è tolto qualche soddisfazione. Milita nel Porto e nell’ultima stagione nella squadra riserve ha giocato praticamente tutte le partite in Segunda Liga. A CHI FAREBBE COMODO: Il prezzo dovrebbe aggirarsi intorno al milione di euro, un difensore così potrebbe essere utile all’Atalanta, sempre abilissima nel far crescere giovani elementi del pacchetto arretrato.

6. STEFANOS KAPINO, GRECIA – Ed eccoci all’unico portiere di questa nostra rassegna, uno dei giocatori sicuramente più affermati dell’intera manifestazione mondiale. Si tratta di Kapino, estremo difensore del Panathinaikos finito nel mirino del Napoli e capace già di esordire in nazionale maggiore nonostante sia solamente del 1994. La Grecia ha una buona tradizione di portieri, Kapino sembra il meno greco di tutti quelli che ha avuto finora, non è legnoso come qualche suo predecessore e ha anche quel pizzico di brio e frizzantezza che ogni tanto può starci per un numero uno. Se trova continuità uò diventare un talento già da subito. A CHI FAREBBE COMODO: Come detto, il Napoli si è seriamente interessato a Kapino per il futuro, il prezzo è un po’ alto ma le qualità ci sono tutte; sarebbe un buon erede di De Sanctis.

5. GUILLERMO VARELA, URUGUAY – Uno degli ultimi acquisti dell’era Ferguson (o uno dei primi di Moyes…) è stato questo Varela, uruguagio classe 1993. terzino destro, può coprire anche tutta la fascia, un po’ come fa Christian Maggio per intendersi. Rapido e abile tecnicamente, potrebbe togliere ai tifosi dello United il supplizio di vedere giocare gratis a Old Trafford uno come Rafael. Ha un buon cross e ha giocato nel Penarol nell’ultima annata culminata con un esaltante titolo di campione di Uruguay. Non molto spazio per lui a dire il vero nel 2012-13, pensiamo che a Manchester possano avere più fiducia in lui, anche perché le credenziali ci sono tutte. Molto esplosivo, non ha un fisico possente e questo lo facilita quando deve andar via in velocità, il suo pregio maggiore è che non si stanca mai. A CHI FAREBBE COMODO: Con certe caratteristiche e per la propensione a spingere sarebbe ottimo nel 3-5-2 di Mazzarri all’Inter, peccato però che il Manchester United sia arrivato con quasi un anno di anticipo…

4. SALIH UCAN, TURCHIA – Se avete seguito l’Europa League quest’anno vi sarete accorti di quel cestone di capelli che risponde al nome di Ucan e gioca nel Fenerbahce (anche se è cresciuto nel Bucaspor). Ha compiuto diciotto anni a gennaio ed è un centrocampista che sa svolgere bene sia la fase difensiva che quella offensiva, tant’è che può ricoprire i tre ruoli nella zona mediana del campo: sia da regista che da interno o da trequartista, Salih dà il meglio di sé. I suoi piedi cantano, è ambidestro come Hernanes e ha una splendida visione di gioco che lo porterà senza dubbio a brillare nel calcio europeo nel giro di poco tempo. A CHI FAREBBE COMODO: Club italiani, comprate questo giocatore finché site in tempo, il costo è alto (tre milioni e mezzo il suo cartellino) ma avrete sicuramente un ritorno. La Juventus, in cerca del vice Pirlo, potrebbe trovarlo addirittura in Anatolia, e non stiamo esagerando.

3. LUCAS DIGNE, FRANCIA – Senza dubbio oltre alla Spagna la Francia è quella che ha il maggior numero di calciatori di spicco: Zouma, Pogba, Kondogbia e anche uno dei terzini sinistri più forti in circolazione a livello di under 20, vale a dire Lucas Digne. E’ diventato grande con Rudi Garcia al Lille e diventerà grandissimo nei prossimi anni, ha corsa e gran gamba e per di più il suo sinistro è in grado di impensierire le difese avversarie. Buono nella fase offensiva, se aggiustasse di poco quella difensiva sarebbe perfetto per la sua età, ovvero vent’anni da compiere. Le cinquanta partite stagionali parlano per lui, pochi elementi sono in grado di trovare così tanta continuità così giovani. Anche da laterale sinistro in un centrocampo a 5 può dire la sua. A CHI FAREBBE COMODO: Senza dubbio alla Roma, dove troverebbe il mentore Garcia. E’ un ruolo dove i giallorossi non hanno avuto fortuna ma potrebbe cambiare tutto con un esborso economico di dieci o dodici milioni di euro, una bella cifra ma vi assicuriamo che nel lungo periodo li varrà tutti.

2. BRAYAN PEREA, COLOMBIA – Alla Lazio ci hanno visto lungo, soprattutto se in un caso del genere hanno battuto una squadra come l’Udinese, storicamente scopritrice di talenti: pochi soldi per prendersi Brayan Perea, punta del Deportivo Cali e della nazionale under 20 colombiana. La Colombia sta sfornando ottimi giocatori (vedi Vergara, preso dal Milan) e Perea è quasi lo stereotipo della mezza punta moderna, longilinea e dotata di ottima tecnica. Il suo dribbling è mozzafiato, basta vedere qualche video su Youtube per accorgersi del suo talento, se trovasse un briciolo di concretezza in più sotto porta diventerebbe mostruoso. Ricorda Muriel per le movenze anche se il fisico del neo-laziale è più slanciato e più potente, se gioca tra le linee è in grado ci cambiare la partita. A CHI FAREBBE COMODO: Alla Lazio, ca va sans dire. Tanto di cappello alla società di Lotito che si è assicurata le prestazioni di uno dei giocatori con più potenziale della prima divisione colombiana, adesso manca solo l’approccio con la Serie A per mostrare le sue innate qualità.

1. GERARD DEULOFEU, SPAGNA – Molti di voi già lo conosceranno, è l’ennesimo grande talento prodotto dalla cantera del Barcellona. Nato nel marzo del 1994, ha fatto tutte le giovanili nella squadra catalana, mettendosi sempre in mostra per la sua abilità palla al piede e soprattutto la sua fantasia, che non è eccessivamente estrosa: come i connazionali già “grandi” Deulofeu ha un’efficacia e un’efficienza nelle giocate fuori dal comune, la sua intelligenza tattica è roba da manuale e difficilmente lo vediamo impelagarsi in dribbling da Fifa Street. Per essere un’ala – destra o sinistra, non fa assolutamente differenza – ha anche un discreto senso del gol come ha dimostrato nella squadra B; per certi versi ricorda Pedrito, anche se ha le potenzialità per fare meglio. Il ragazzo si farà con certezza, De Gregori o meno. A CHI FAREBBE COMODO: Se Allegri volesse giocare con il 4-3-3 potrebbe essere il titolare mancante nella zona destra del tridente offensivo del Milan, al posto di un Niang ancora troppo impegnato a guardarsi allo specchio. Il prezzo però è da capogiro, costa quindici milioni di euro, segno che a Barcellona credono molto in lui.