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A tutto Pogba: «Più mi criticano e più mi amo»

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Paul Pogba si racconta, senza filtri, in conferenza stampa a due giorni dalla sfida contro la Danimarca che chiuderà il girone

Tra due giorni la Francia di Didier Deschamps affronterà la Danimarca di Eriksen, per decretare chi tra le due compagini terminerà al primo posto il girone. Paul Pogba ride e scherza in conferenza, così come in campo: «Ma io sono così, quando gioco è come se stessi ballando. Provo piacere, lo faccio con il sorriso. Però ci sono abituato ormai, la critica che mi ha fatto più male è stata quella legata al mio prezzo. Ma più si parla di me e più mi amo».Critiche che non hanno risparmiato nemmeno Antoine Griezman: «Ma non me lo dovete toccare! Se non segna durante una partita non lo si deve criticare. Lui fa il suo lavoro difensivo, ha le sue qualità. Quindi, ancora una volta, non toccate il mio Grizou».

Con Pogba, insomma, non ci si annoia davvero mai, nemmeno in ritiro: «Abbiamo un bel gruppo, viviamo bene. Ballo, canto e gioco a Football Manager. Lo faccio tanto, per questo non mi annoio». Mbappè il giocatore che deve fare la differenza: «E’ un giocatore di talento, ci aspettiamo molto da lui. Anzi, pensiamo che debba segnare ogni partita, tre gol a partita! Sta progredendo, lavora per mettere a tacere chi lo critica». Mentre Evra è il leader che manca: «Naturalmente abbiamo dei modelli da seguire all’interno dello spogliatoio. Ma Patrice era il massimo, una vera leggenda per me. Non c’è nessuno come lui, sia dentro che fuori dal campo».

Chiosa finale sul Mondiale in corso appunto: «Che chissà, potrebbe essere anche il mio ultimo: sono realista, non sappiamo cosa può accadere in quattro anni. Forse non sarò chiamato, forse sarò male, forse ci saranno giocatori migliori di me. E’ la mia seconda Coppa del Mondo, sto realizzando un sogno, sono solo realista, ma spero di fare di più». E sul futuro della competizione: «Non è facile con nessuno. Non ci sono giocatori di basso livello, non ci sono squadre piccole”. La sua Francia intanto vince ma non convince. Per quello ci sarà tempo».