Roma Torino: De Rossi vince scegliendo anche lui il 3-5-2
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VOTI STATS – Roma Torino: De Rossi vince scegliendo anche lui il 3-5-2

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Daniele De Rossi

Roma Torino, voti e statistiche della gara dell’Olimpico: De Rossi cambia modulo, uragano Dybala per i giallorossi

Con 6 tiri in porta, la Roma ha segnato 3 gol al Toro, che ne ha fatti “solo” 2 su 14. E tutti gli exploit sono stati inventati da Paulo Dybala, che si è portato a casa il pallone per quella che è la sua prima tripletta in giallorosso. De Rossi ottiene il massimo dal lunedì sera, soprattutto tenendo conto di un primo tempo problematico, chiuso sull’1-1 e con g,li ospiti più che brillanti. Altro dato rilevante, per non dire clamoroso e che spiega compiutamente la natura diversa dei due modi di attaccare, è il numero dei cross, 3-22, a fronte di un possesso palla superiore da parte dei padroni di casa: 54,5-45,5%.

Come valutare il lavoro del tecnico romanista, più che mai soddisfatto del clima interno allo spogliatoio e di una sequenza di risultati che mettono la squadra in lizza per un posto in Champions, a -4 dal Bologna? Ecco i giudizi di due quotidiani sportivi.

DE ROSSI – voto all’unanimità per Corriere dello Sport e Gazzetta dello Sport: 6.5. La testata capitolina lo motiva così: «Spiazza Juric (nonostante la spy story) giocando con il 3-5-2. Primo tempo difficile, poi quel fenomeno di Dybala decide di cambiare la partita e lui lo abbraccia come un figlio. Cinque vittorie su sei gare di campionato: DDR corre verso la zona Champions». Da Milano l’analisi è questa: «Cambia tutto e si mette a specchio. Sembra una scelta rischiosa, perché la Roma soffre nella costruzione dal basso. Ma poi gli dà una mano Dybala e lui porta a casa la quinta vittoria sui sei gare in Serie A».

Due giocatori non mettono d’accordo.

KRISTENSEN – Sufficiente per il Corriere, nonostante un giudizio non positivo: «Un suo tiro sbilenco davanti alla porta si infrange sul palo esterno: errore clamoroso. Anche nel disimpegno non se la cava bene». Più coerente Gazzetta con il 5 e il titolo di peggiore dei suoi: «É sempre poco coinvolto, a volte quasi timido. Come sull’azione del palo, dove dovrebbe mangiarsi la porta ed invece fallisce miseramente. In ritardo sui tiri di Ricci e Okereke».

CRISTANTE – Al Corriere dello Sport non piace particolarmente e gli dà 6: «Meno vivo rispetto alle sue soliti uscite. Sbaglia qualche misura, ma gioca sempre e qualcosa gli va anche perdonato». La Gazzetta dello Sport lo vede invece da 7: «Equilibratore di gioco, preziosissimo in entrambe le fasi. Pensa in verticale e quando si abbassa cerca spesso di saltare la linea di centrocampo avversaria».