STATS – Bayern e Psg, la crisi dei dominatori
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STATS – Bayern e Psg, la crisi dei dominatori

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Tuchel

La partenza a rilento di Bayern Monaco e PSG: i tedeschi vengono travolti dal Lipsia e da un super Dani Olmo. Solo pari per i parigini

Da anni sono abituati a fare il bello e il cattivo tempo con chiunque, almeno in patria. Perciò, non è un azzardo pensare che qualche problema lo incontrino quando sono costretti a scendere dal consueto trono e sporcarsi con la realtà. Ma questa, a dirla tutta, sarebbe una visione un po’ superficiale dell’attuale momento di Bayern e Psg. Perché segnali che le cose non andassero per il verso giusto sono già maturati lo scorso anno, dove il successo finale non è mancato, ma neanche i patemi per raggiungerlo. Giudicarli dalla prima gara sarebbe ingeneroso circa le loro potenzialità e il loro status, a maggior ragione tenendo conto di un rinforzo come Kane che dovrà essere integrato dai bavaresi e dalla situazione di stallo sul fronte Mbappé per i parigini, che intanto si sono cautelati con l’arrivo di Dembelé, accolto calorosamente dallo stesso Kylian. Sta di fatto che il debutto ufficiale ha lasciato alquanto a desiderare.

Il Bayern è stato brutalizzato da Dani Olmo, che ha deciso la finale di Supercoppa con una tripletta che ha consegnato il trofeo al Lipsia. Preoccupa un dato su tutti, che per l’appunto l’ex Tottenham dovrebbe modificare e risolvere: gli attacchi definiti pericolosi sono stati il triplo rispetto ai vincitori. Non avere minimamente riaperto una gara, nella quale peraltro si sono trovati sotto dopo appena 3 minuti, è uno scacco che generalmente non si verifica per una superpotenza, persino nelle giornate no e quella di sabato lo è stata in pieno.

Il Psg ha debuttato in Ligue 1 non riuscendo a scalfire la difesa del Lorient. «C’è mancato solo il gol», ha minimizzato Luis Enrique. L’Equipe ha scritto di «squadra in costruzione», come del resto quasi tutte in questo mercato aperto mentre i campionati già partono. Ci sono stati picchi di possesso del 93% all’interno della gara, lunghe fasi d’assedio, 20 conclusioni all’indirizzo di Meité che ha mantenuto la porta inviolata. Unica consolazione: l’anno scorso, contro gli stessi avversari, a Galtier era andata peggio, perdendo 3-1. Mbappé era in campo, ma Hakimi si fece cacciare dopo appena 20 minuti e generò il tracollo.