STATS – Serie A: l'eclissi di Immobile e Vlahovic, quanto è difficile ripetersi - Calcio News 24
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STATS – Serie A: l’eclissi di Immobile e Vlahovic, quanto è difficile ripetersi

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Sappiatelo prima: confermarsi in Serie A è una cosa difficilissima. L’anno scorso vi è riuscito solo uno dei primi 5

Questo capitolo di Stats potrebbe essere dedicato ai tanti fantacalcisti che esistono nel Paese, quella schiera fatta di migliaia (milioni?) di allenatori che trascorrono l’estate a fantasticare nella costruzione della loro squadra. Ebbene, loro alla stregua di un Maurizio Sarri o di un Massimiliano Allegri (due nomi non fatti a caso), evitino di cadere in una tentazione (o comunque sappiano che esiste questo tipo di rischio): puntare sui goleador dell’anno precedente convinti che si vada a ripetere la stessa situazione. Sappiatelo prima: confermarsi in Serie A è una cosa difficilissima. L’anno scorso vi è riuscito solo uno dei primi 5. Andiamo a ricordarli e abbozziamo qualche ragionamento sul calcio fantasiosamente “reale”.

IMMOBILE – Per lui c’è una regola: nelle stagioni che si concludono col numero pari è devastante. Ha vinto 4 volte la classifica cannonieri e l’ultima, per l’appunto, è stata quella del 2021-22, chiusa da re dei goleador con 27 centri. Nell’ultima stagione si sono più che dimezzati e le 12 reti sono il suo minimo storico in maglia biancoceleste. Eppure gli arabi farebbero follie per averlo. Anche perché il campionato col record di 36 gol arrivò dopo quello terminato con meno della metà…
VLAHOVIC – Diviso in due, tra Fiorentina e Juventus, chiuse con 24 reti, più viola che bianconere. Con Allegri ha poco da stare allegro: il gioco di parole è scontato, lo è meno che abbia fatto solo 10 gol, pur pagando un prezzo a pubalgia e accidenti vari.
MARTINEZ – La coerenza di Lautaro: 21 gol precisi precisi come l’anno precedente. E non è una prima punta. Forse per questo è meno avvezzo agli sbalzi di rendimento. La domanda per il nuovo campionato è: riuscirà finalmente a diventare il capocannoniere della Serie A?
ABRAHAM – Da 17 reti del 2021-22 alla miseria di 8 del 2022-23. Ed il bello è che quando vedeva bene la porta il parere era generalizzato: potrebbe segnare molto di più con maggiore serenità davanti alla porta. A furia di sentirselo dire, ha finito per fare di meno.
SIMEONE – I gol si contano o si pesano? Meglio i 17 col Verona da leader o i 4 da riserva del Napoli campione d’Italia? E sulla bilancia vanno messi anche i 4 acuti in Champions League? Tutti interrogativi ai quali può rispondere solo lui. E a giudicare dal sorriso durante l’ultima stagione, non sembrava così infelice di avere segnato di meno…