Torino, Ferrante: «Immobile e Bianchi diversi. La nazionale per Ciro...» - Calcio News 24
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2014

Torino, Ferrante: «Immobile e Bianchi diversi. La nazionale per Ciro…»

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L’ex bomber granata parla dei due calciatori che si affronteranno domenica

TORINO FERRANTE IMMOBILE BIANCHI –  Uno come lui conosce il Torino come il Torino come le proprie tasche. Memorabili i suoi gol, ben 125, con la casacca granata che lo hanno fatto diventare un idolo per la Curva Maratona. Marco Ferrante, 43 anni ieri, a “Tuttosport” si sofferma sulla sfida di domenica tra Torino e Bologna, nella quale si incroceranno Ciro Immobile e Rolando Bianchi, presente e passato della compagine del presidente Cairo.

ATTACCANTI DIVERSI –  «Non ci sono due attaccanti più diversi tra loro –dichiara Ferrante- Bianchi è la classica prima punta, uomo di area che attende il cross per buttarla dentro. Sicuramente non è adatto al gioco di Ventura. Immobile invece è un tuttofare, che non dà punti di riferimento e questo può essere il suo punto di forza».

IMMOBILE VALORE AGGIUNTOSuccessivamente l’attuale procuratore incorona Immobile:«Lo speravo in tempi non sospetti. Già qualche mese fa dissi che poteva essere il valore aggiunto del Toro. E’ un giovane che ha fatto la gavetta, che non dà mai nulla per scontato, che ha più fame di Bianchi. Sa unire qualità a forza fisica, sa essere freddo sotto porta, bravo nell’uno contro uno. E fa impazzire i difensori avversari perché, non dando punti di riferimento, diventa quasi immarcabile. Poi lui e Cerci formano una coppia davvero affiatata: adesso però c’è la parte più difficile, devono confermarsi».

CIRO E LA NAZIONALE… –  Cesare Prandelli convocherà Immobile in Nazionale? Ferrante è chiaro: «Non sono il ct, ma io lo vedrei, non da titolare ovviamente, ma da buttare a partita in corso per dare una scossa all’attacco. Possiede la freschezza e la rapidità per colpire».

PER BIANCHI GARA PARTICOLARE, MA… «E’ un ragazzo forte –dice Ferrante- riuscirà a reggere l’impatto, anche se sarà un tuffo al cuore, tanto più perché si presenta con una squadra malata contro un Toro in piena salute. Sono convinto che lui possa fare una grande prestazione. E attenzione alla legge dell’ex: questa è la classica partita dal risultato, sulla carta, già scontato e che rischia di trasformarsi in una trappola per i granata».