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Berlusconi vende con la strana clausola?

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Nel mentre Brocchi rischia già il posto: tre i dubbi sul suo operato

Silvio Berlusconi rimugina sul futuro, anche se il tempo stringe e non è dalla parte del Milan: tra qualche giorno verrà approvato l’ennesimo fallimentare bilancio rossonero, con circa 90 milioni di passivo. Una stangata che dovrebbe indurre chiunque a vendere, ma non Berlusconi, non del tutto convinto dalla cordata cinese, capitanata da Robin Li, che offirerebbe circa 400 milioni di euro per il controllo della maggioranza del club. Berlusconi, dicevamo, rimugina e, secondo qualcuno, potrebbe proporre a Li la cessione della società con una clausoletta scherzosa, ma nemmeno tanto: l’attuale numero uno rossonero vorrebbe rimanere, oltre che come presidente (onorario), come vero e proprio consulente tecnico. Insomma, Berlusconi vorrebbe l’esclusiva per ciò che riguarda acquisti e formazioni, ciò che più lo ha sempre intrigato del calcio, al di là degli interessi economici. Difficile che i cinesi accettino una cosa del genere, anche perché il piano di un Milan tutto italiano ventilato ultimamente dall’ex Premier, è proprio l’opposto di quello di Li e soci (quello di un Milan molto asiatico). 

PURE BROCCHI TREMA: TRE DUBBI – Ad aggiungere confusione la situazione attuale dell’allenatore Cristian Brocchi, da poco subentrato a Sinisa Mihajlovic ma già sulla graticola in ottica della prossima stagione: il pareggio contro il Carpi ha lasciato parecchi dubbi a Berlusconi e alla dirigenza rossonera, che evidentemente pensava che l’ex tecnico della Primavera fosse più maturo per una esperienza ad alto livello. Tre le note negative della partita con i carpigiani che inducono ad una attenta riflessione, riporta La Nazione: la prestazione in sé per sé (scadente), l’impiego di Kevin-Prince Boateng in trequarti (fallito miseramente), la reazione di Carlos Bacca alla sostituzione di Brocchi che ha lasciato intendere come, in fondo fondo, il cambio di allenatore non è che abbia portato nello spogliatoio rossonero poi tutta questa serenità. Se ne discuterà meglio al termine della stagione, ma Brocchi si gioca tutto già da domani.