Parma, Lucarelli: «Situazione non così grave» - Calcio News 24
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2015

Parma, Lucarelli: «Situazione non così grave»

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Il capitano dei ducali ha parlato nuovamente della questione societaria

Il futuro del Parma va via via delineandosi, ma resta comunque incerto. Mentre i curatori fallimentari Anedda e Guiotto sono al lavoro per garantire la giusta sorte alla società ducale, ecco che Alessandro Lucarelli è tornato a parlare della situazione. Ospite a Tv Parma, nel programma ‘Bar Sport‘, il capitano dei crociati ha parlato così: «Non è stato facile gestire la situazione nello spogliatoio, noi siamo trenta teste ed ognuno ragiona a suo modo. Abbiamo provato a mettere insieme tutit, scegliendo la migliore strada. Sotto questo aspetto abbiamo lavorato tanto, ma siamo stati seguiti dagli altri che hanno avuto come interesse la voglia di fare il bene del Parma. Abbiamo sempre messo gli interessi dei dipendenti e della società davanti ai nostri».

ACQUIRENTI – Lucarelli ha proseguito: «Per quale motivo qualcuno dovrebbe spendere tanto denaro per acquistare il PArma in B? Guardando il debito, sale la paura, ma il debito verrà abbattuto del 50%, c’è già la volontà della squadra. Se si fanno due conti si capisc poi che ci sono anche delle entrate, sia dai diritti d’immagine che dalla Serie B, oltre al paracadute per la retrocessione. Per non parlare di alcuni cartellini che, se venduti, rappresenterebbero un guadagno. Poi bisognerà investire, ovviamente, ma la situazione non è così grave come appare a prima vista. Le possibilità che si possa ripartire dalla B non sono tantissime, i tempi sono ristretti e bisogna sistemare tante cose. Solo andare a prendere i 130 giocatori che sono in giro rappresenta un problema. Bisogna fare tutto di corsa, velocemente, e questo è un problema. Esercizio provvisorio? Credo che ci sia l’interesse da parte di tutti nel finire il campionato, e credo che la proroga al 30 aprile sia una questione burocratica. Ridurre il debito al 70%? Bisogna sacrificarsi, l’alternativa è zero. Siamo in una situazione in cui possiamo solo rendere appetibile la società, dovremo fare sacrifici, e il problema è quello di mettere d’accordo tutti. L’Aic sta aiutando, ha già contattato molti giocatori,, altri non sii trovano, ma se la squadra sceglie una linea è più semplice che gli altri si accodino. Il comunicato dei curatori non era riferito a noi, non ci ha sopresi. Noi giocatori ci siamo, ma ci sono anche le istituzioni: quello è stato un modo per mettere tutti sull’attenti, perchè non è così scontato che il Parma riesca a finire il campionato. Siamo disposti a fare sacrifici, ma anche gli altri devono fare lo stesso».