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Premio Gentleman 2015, Donadoni: «Nel calcio devono cambiare tante cose»

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Piccola anticipazione su chi sarà premiato delle due squadre di Milano

Alla Scuola Militare Teuliè di Milano va questa sera in scena l’edizione 2015 del Premio Gentleman. Nato nel 1996, il Premio viene conferito ai giocatori di Inter e Milan che durante la stagione si distinti per Fair Play. Nelle edizioni più recenti, però, il Premio Gentleman viene assegnato non solo a giocatori delle due squadre di Milano, ma anche a calciatori di Serie A, Serie B e Lega Pro. Calcionews24.com è presente all’evento per raccontarvi tutto ciò che accadrà durante la serata e riportarvi le voci dei protagonisti.

I GIOCATORI PREMIATI – Possiamo già darvi una piccola anticipazione per quanto riguarda i giocatori di Inter e Milan che verranno premiati. I nerazzurri che saranno insigniti del Premio Gentleman saranno Assane Gnoukouri, giovane centrocampista classe 1996, rivelazione della seconda parte di stagione, e il capitano Andrea Ranocchia: all’evento è presente anche Roberto Mancini. Tra i rossoneri invece si aggiudicheranno il Premio Giacomo Bonaventura, Jeremy Menez e Diego Lopez. Questi i nomi dei giocatori più votati sul sito e che stasera ritireranno il loro premio.

LE PAROLE – Tra i primi ad arrivare, ecco le parole di Gnoukouri, uno dei giocatori dell’Inter che verranno premiati questa sera: «Sono felice di essere qui, di ricevere questo premio. È’ un onore stare qui con giocatori come Icardi». Sul futuro: «Resto? Questo non lo so deciderà la società. Toure? È’ un grandissimo giocatore, lo conosciamo tutti. Rapporto con Mancini? Ottimo, gli devo molto, mi trovo bene bene. Kovacic? Non so se resterà».

BONAVENTURA – Arrivano anche le parole di Giacomo ‘Jack’ Bonaventura. Inevitabile parlare del momento del Milan: «La stagione sta finendo, dobbiamo cercare di giocare al massimo tutte le ultime due. Condizionati dal contorno? Noi siamo concentrati sul campi, quello conta, cerchiamo di tenerci fuori, dobbiamo cercare di fare il nostro meglio. Primo anno? Bello ,mi ha aiutato a crescere, dal punto collettivo non grandi risultati, ho cercato di dare il mio meglio per una maglia prestigiosa. Ancelotti? L’obiettivo è vincere dopo due anni non esaltanti, lotteremo per vincere. Lui è un grandissimo allenatore ma noi adesso siamo con Inzaghi».

DIEGO LOPEZ – Ecco il turno di Diego Lopez. Il portiere spagnolo inizia parlando anche lui di Ancelotti: «Ancelotti è un grande allenatore ma noi abbiamo grande rispetto per mister Inzaghi, vogliamo chiudere bene». Poi è tempo di bilanci: «La mia stagione è stata buona, all’inizio ho avuto qualche difficoltà. Ho avuto un infortunio, non era poi facile lasciare Madrid. Dopo sono cresciuto molto grazie allo staff ma posso fare molto meglio ancora. Vogliamo tornare a vincere, indossiamo una maglia con una forte storia, mi sento milanista, i tifosi mi fermano per strada e mi trasmettono entusiasmo».

BROCCHI – Parola a Brocchi, allenatore della Primavera rossonera: «È stata una stagione saltante, il settore giovanile del Milan sta facendo un lavoro incredibile. I giovani sono il futuro del nostro calcio, lavoro in uno staff di grande livello e con dei ragazzi forti. Ancelotti? Sarebbe fantastico. È’ un grandissimo. Ha una capacità comunicativa importante, da come gestire al meglio un gruppo. Il mio futuro? Sono contento di quello che sto portando avanti da due anni a questa parte. inzaghi? Sono dispiaciuto per lui, Pippo è’ un grande. Purtroppo si parla molto di inesperienza ma non è’ cosi».

DONADONI – E’ arrivato anche Roberto Donadoni, allenatore del Parma: «Ci sono stati molti punti oscuri quest’anno, adesso devono cambiare tante cose. Dal filone del calcio scommesse a tanti altri problemi. Chi doveva osservare non l’ha fatto. Bisogna sapersi muovere nella maniera giusta, il calcio ha però delle personalità importanti e non possiamo assistere a certi episodi. Futuro? Fino al 31 maggio sono al Parma poi valuteremo tutto. Ancelotti al Milan? Ho i capelli bianchi, ho esperienza. Aspettiamo che avvenga prima di parlarne. Gli interessi loschi fanno impressione, in Lega Pro è giusto che si giochi ma c’è troppa superficialità e non va più tollerata».

Dal nostro inviato: Daniele Longo