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Manolas: «Spalletti, un cattivo per la Roma»

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Il difensore ha una tesi: «Derby greco più duro di quello capitolino»

Ultima giornata di Serie A alle porte: in casa Roma parla il difensore Kostas Manolas in vista di quello che potrebbe essere l’impegno più importante della stagione, contro il Milan. I giallorossi sono ancora all’inseguimento del secondo posto che vale l’accesso diretto in Champions League, anche se le residue chance di arrivarci sono più che altro nelle mani del Napoli, che affronta il già retrocesso Frosinone. Difficile comprendere il futuro, ma in ogni caso la svolta in casa Roma è già arrivata con il ritorno di Luciano Spalletti, per questo il futuro è sereno: «Spalletti è uno di quelli che vuole vincere e per farlo, ovviamente, deve essere “cattivo” – spiega Manolas in radio – . A noi giocatori serve uno duro come lui, anche se quest’anno ci sono un po’ mancati i tifosi e questo fa male alla squadra». Guardando al Milan… «Sarà un impegno tosto, il Napoli ha una partita facile, ma per il secondo posto non è ancora chiusa». Non resta che attendere…

MANOLAS: «DERBY GRECO PEGGIO DI ROMA – LAZIO» – Almeno per il momento Manolas, cercato dal Chelsea, respinge le voci di mercato, sebbene anche per lui non siano mancate le critiche di tanto in tanto: «Io qui sto bene. A Roma quando vinci sei tranquillo, quando perdi sei sotto pressione, così è il mondo del calcio ovunque». Capitolo derby, Manolas, ex Olympiakos, dice una cosa che farà discutere: «Io guardo un po’ tutto il calcio, in Grecia i derby sono ancora più duri: OlympiakosPanathinaikos è più tosto di Roma – Lazio». Sui compagni: «Antonio Rudiger è davvero, è giovane ed ha carattere, può diventare un campione. Il compagno di squadra più pazzo? Radja Nainggolan, Francesco Totti invece quello ideale per il calcio-tennnis». Chiosa a Roma Radio, per Manolas, su Claudio Ranieri, ex comissario tecnico della Grecia autore del trionfo del Leicester City: «Complimenti al mister, è stata un’impresa più difficile perfino di quando la Grecia vinse gli Europei del 2004». Da romanista… a romanista.