Francesca Lukasik: «Io, coniglietta interista» - Calcio News 24
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2014

Francesca Lukasik: «Io, coniglietta interista»

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La playmate italiana racconta la sua passione per sport e… cibo

Francesca Lukasik è nata a a Schio, provincia di Vicenza, il 4 gennaio 1987: è una fotomodella e playmate internazionale. Nel 2002 inizia la carriera da fotomodella e partecipa a concorsi come Miss Universo Italia e Miss Mondo Italia. Nel 2004 è ambasciatrice per il Veneto nel concorso “La più bella del Mondo”. Tra il 2005 e il 2007 compare come valletta e co-conduttrice a vari programmi, conduce “Calcio in Chiaro” su Tele Chiara, presenta i mondiali di pattinaggio in Veneto, Miss Muretto ed è inviata del programma “Sfide” su Rai 3, compare quindi in diversi calendario per beneficenza e recita in molti videoclip musicali. Nel’aprile 2009 diventa playmate per Playboy Italia e Playboy Singapore, Messico, Romania, Repubblica CecaSpagna e Colombia. Nel 2010 arriva il successo al grande pubblico con il reality di Italia 1 “La Pupa e il Secchione”. Nel 2011 realizza nove  calendari. Successivamente è ombrellina e testimonial nel team Pata Aprilia in Superbike. Approda in Francia nel canale TF1 per il reality “L’amour est aveugle”. Nel 2012 è l’unica playmate italiana nell’official calendar Playboy. Ha recitato anche in diversi film. Dal 2014 è fondatrice di “The Italian Housewife” e “Coniglietta al Forno”.

Ciao Francesca! Sappiamo che hai iniziato la tua carriera come fotomodella. Raccontaci un po’ a quali concorsi di bellezza hai partecipato. Ce n’è uno che ti è rimasto più impresso di altri?

«Eh, purtroppo, o per fortuna, ormai sono diventati tanti i concorsi a cui ho partecipato. Parliamo di concorsi di bellezza, da showgirl, televisivi, hot, di cucina… Partecipare ad un concorso riserva sempre emozioni diverse e non dipende dall’importanza del premio in palio, ogni volta che mi trovo davanti ad una giuria il cuore mi sale in gola. Però il più importante per me, o meglio, quello che ha mixato le mie emozioni meglio di un dj in consolle è stato Miss Universo!»

Come e quando è iniziata la tua avventura lavorativa nel campo della moda?

«E chi si ricorda più! Voglio precisare che quando ero poco più che adolescente rubavo i vestiti e il rossetto a mia mamma, perché per me già a quell’età fare la modella era un piccolo sogno. Poi col tempo è diventato un hobby ma, pian piano, imparando a conoscerne bene il significato e i sacrifici, i pro e i contro, è diventata anche una passione… e io sono una “passionaria”  in tutto, se qualcosa mi entra nel cuore, cerco di tenermelo stretto»

Oltre all’attività di modella sei stata anche valletta e conduttrice in vari programmi di emittenti venete. Preferisci il lavoro da fotomodella o quello di conduttrice?

«Facciamo capire bene ai lettori che modella e showgirl sono due attività distinte e separate. Ruolo a parte, hanno sfumature diverse, la modella deve emozionare in una passerella con il muoversi del suo corpo, una fotomodella deve nel tempo di un flash trasmettere tutto quello che sta provando, la showgirl, invece, è più fortunata, può usare, oltre alla propria immagine, l’intelligenza, la voce e il carattere»

Sappiamo che hai posato per molti calendari, ma in particolare per due calendari per beneficenza. Come definiresti quest’esperienza?

«Mi piace poter raccontare che c’è ancora qualcuno che, con i suoi progetti, si prende cura di chi nella vita è stato abbastanza penalizzato. Quindi per qualche progetto interessante ho regalato la mia immagine e credimi, anche può sembrare poco rispettoso a chi nella vita si adopera più di me per una giusta causa, mi ha lasciato un ricordo positivo e sarei pronta a rifarlo laddove mi venisse proposto un progetto interessante»

Come definisci la tua esperienza nel mondo cinematografico, lavorando nel film “Lago”, ad esempio, ti sei ritrovata fianco a fianco a professionisti come Nicolas Vaporidis e Laura Chiatti.

«Non sono io quella che deve e che può definire il grado di professionalità di due attori come loro, ma posso dire che mi reputo fortunata ad aver provato anche questa esperienza. Oltre a loro due ero circondata da un staff di livello elevato, insomma avevo tutto ciò che ti permette di rendere indimenticabile un’esperienza»

Che effetto ti ha fatto lavorare con loro? C’è qualche episodio simpatico che è successo durante la registrazione del film?

«Non ci sono episodi particolari, ma ricordo con piacere l’aria di serenità che si respirava sul set, prima, dopo e durante il ciak. C’era armonia e si alternavano momenti di scherno a momenti di duro lavoro, insomma, un’esperienza positiva con persone positive»

Nel 2009 sei stata anche Playmate per il mensile Playboy Italia, che effetto ti ha fatto vederti immortalata su una delle più famose riviste al mondo?

«Ti svelo un segreto: io adoro posare senza veli e Playboy a quel tempo era la rivista più importante che integrava cultura, arte nel lifestyle e donne. Che spettacolo! E’ molto diversa dalle classiche riviste di nudo perchè i lettori di Playboy non vengono attratti solo dal corpo della donna. Avrei potuto scegliere qualsiasi rivista, ma Playboy meritava la mia attenzione»

Come sei riuscita ad approdare sulle pagine di Playboy?

«In maniera semplice e diretta, senza trucco e senza inganno. Feci un casting a Milano in un hotel, circondata da parecchie ragazze pronte a darsi battaglia a suon di flash, ma alla fine…. Però, se mi posso permettere, fra “approdare sulle pagine di Playboy” o essere eletta playmate del mese e avere due copertine, c’è differenza!»

Giusto. Perchè le tue  foto sono state pubblicate anche su Playboy Singapore, Messico, Romania, Repubblica Ceca, Spagna e Colombia. Che effetto fa essere un international playmate?

«Beh, in maniera involontaria ti ho risposto alla domanda precedente, però l’international playmate di Playboy è stato il raggiungimento di un traguardo ed è un piacere essere apprezzata anche all’estero. Inoltre, se mi posso ri-permettere, si è trattato dello stesso servizio ad anni di distanza, è stato come vincere due finali di Coppa del Mondo con un solo calcio di rigore, quando qualcuna ci riuscirà di nuovo… chiamatemi!»

In quell’anno sei stata anche Playmate per la scuderia Moto LCR Honda. Qual è il ricordo più bello legato agli shooting dove hai posato?

«Sai proprio tutto eh! Sì, è vero, però qui sfioriamo ambiti abbastanza riservati, e dovresti sapere che non mischio mai lavoro, gossip e vita privata (sorride, ndr)… Sì, ho lavorato con il tema LCR Honda e ne approfitto per salutare Fabio e Lucio: mi sono svestita anche in quell’occasione, accanto ad uno “sconosciuto” che poi ha condiviso con me momenti ed emozioni di vita… che è Randy de Puniet (il motociclista ex fidanzato di Francesca, ndr

L’anno seguente, sei approdata al reality “La Pupa e il Secchione”. Secondo te, quali sono state le doti che ti hanno permesso di partecipare al programma?

«Ti rispondo con una frase di uno dei mie attori preferiti, Woody Allen: “Un intelligente o scaltro può sempre fare la parte dello stupido, è il contrario che viene difficile”. Però ad essere sincera, forse anche per il mio aspetto, non saprei… non ho mai approfondito (sorride, ndr)». 

Quell’anno grazie ai tuoi stacchetti un po’ hot e al tuo sex appeal hai fatto girare la testa ai secchioni… e pure ai telespettatori. Se dovessi raccontarci un ricordo bello ed uno brutto di questa esperienza lavorativa, quali sceglieresti?

«Ricordo una bellissima emozione nel cantare e ballare “Grease” con tutti i secchioni e le pupe e con i super abiti che la sartoria Mediaset aveva fatto appositamente per noi!»

C’è qualcuna delle tue colleghe con cui hai legato di più? Qualcuna con cui hai legato di meno, invece?

«”Invidia” e “gelosia”, due termini che non sono molto in accordo con l’amicizia ma che nel mondo dello spettacolo sono perennemente presenti. Comunque, devo essere sincera, in questo lavoro ho conosciuto due persone che si sono rivelate diverse da tutte le altre, sono due persone che reputo sincere e vere quanto me, sono due persone con cui è più semplice condividere stati d’animo e sensazioni lavorative, insomma due compagne di avventura da tenere strette per tutta la vita»

Adesso che è passato qualche anno, puoi confessarlo: l’immagine svampita che veniva data delle pupe nel programma era genuina o in qualche modo “esagerata” da voi ragazze?

«Guarda, a volte mi sento una showgirl “fallita”, forse perché non ho mai voluto stare alle regole dello showbiz. Mi metto in discussione ogni giorno e ci metto forza mentale sempre, dopo ogni ostacolo, ogni delusione, perché ce ne sono tante. Non vado a lavorare in miniera, certo, ma ogni lavoro ha il suo lato negativo»

Ok, abbiamo inteso forse… In ultimo hai creato un tuo blog “The Italian Housewife”, come mai l’idea di un blog? Di che cosa tratta?

«Grandi progetti per me! Blog e food sono diventati ormai il mio pane quotidiano. Nella mia vita, fino ad oggi, mi reputo fortunata, sono sempre riuscita a conciliare il lavoro (seppur duro e che ti costringe a tenere gli occhi bene aperti da chi ti circonda) ed una passione. Adesso, dopo anni da playmate e pupa, sto concentrando le mie attività in “The Italian Housewife” e “Coniglietta al Forno” (per saperne di più, il sito ufficiale di Francesca, ndr). Come detto prima, ancorché attività “pesanti”, sono comunque divertenti, pensa che il “motive” di “The Italian Housewife” è a dir poco bizzarro, perchè passo dal riordinare case e cucine di single, ad aiutarli nelle pulizie mostrando loro piccoli trucchi per grandi donne, fino ad aiutarli  anchenella coltivazione e nel perfetto mantenimento di un orto. “Coniglietta al forno”, invece, è davvero una sorta di spettacolo, vengo catapultata in una cucina industriale al fianco di uno chef e… tocca a voi scoprirlo!»

Di solito, molte modelle, decidono di aprire blog dedicati alla moda, come mai la tua scelta è stata differente?

«Appunto perché ci sono blog di moda (e io vesto comunque in maniera semplice e sobria) che ho cercato di proporre le mie passioni e ciò che faccio quando non lavoro. E poi fare la casalinga… è un lavoro!»

A chi consiglieresti di leggere il tuo blog?

«Consiglio di leggerlo a chi fa le lavatrici colorate e fa la pasta stracotta o mangia troppa pizza da asporto (sorride, ndr

Qualche consiglio “piccante” che daresti ad una brava casalinga per sedurre un uomo?

«Care le mie “housewife”, provate un giorno a lucidare il lavello della cucina in autoreggenti e scarpe adeguate (lo spillo non guasta mai), magari con un grembiulino da cameriera, rigorosamente corredato da crestina»

La tua famiglia segue il calcio?

«Mio padre guarda sempre le partite e obbligava anche me a seguirle. Come ti dicevo prima, quando imparo a conoscere le attività poi mi ci appassiono, e adesso seguo il calcio con una discreta passione. Forza Inter e bentornato Mancini

Sicuramente molti calciatori più o meno noti ci avranno provato con te… Sei mai caduta nella loro “trappola”? Qualche nome o, almeno, qualche indizio?

«No, nessun calciatore professionista, a parte un ragazzo tatuatissimo, bello come il sole, con capelli lunghi e ricci… ma a causa di un infortunio la sua carriera è finita prestissimo. Nutro un amore incondizionato per lui, ma non farmi parlare di vita privata, sai che non amo mischiare (sorride, ndr)» 

Durante il tuo tempo libero, sei solita  praticare qualche sport o qualche hobby?

«Adoro passare il tempo fra i fornelli, mi piace tantissimo spaziare con la mia fantasia e preparare manicaretti, ma quando lavoro e il  tempo non mi permettono di cucinare, allora preferisco fare hiking (escursionismo, ndr) e nuotare»

Oltre all’international playmate, alla showgirl e alla modella c’è qualche altro ruolo che ti piacerebbe ricoprire in futuro?

«Accidenti, sì! Credo sarebbe il ruolo più importante di sempre: quello di moglie e madre!»

Ma il tuo sogno nel cassetto, qual è?

«Il mio sogno nel cassetto? Diciamo che il sogno più bello lo sto vivendo… ed è realtà! Tutta la mia vita, con le sue emozioni e i suoi momenti unici, è una cassetta fatta di hit che però non si può riavvolgere, però posso riviverla sempre nel mio cuore»

Gentilissima  Francesca, ti ringraziamo per l’intervista concessaci. Ti auguriamo un futuro radioso per tutti i tuoi progetti.  

«Grazie a tutti!»