Sacchi: "Messi più uomo squadra di Diego" - Calcio News 24
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2012

Sacchi: “Messi più uomo squadra di Diego”

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Dopo il 7-1 tra Barcellona e Bayer Leverkusen, con i cinque gol realizzati da Lionel Messi, un nuovo record raggiunto dall’argentino di soli 24 anni, sono partiti inevitabilmente i paragoni con Diego Armando Maradona. La sfida continua tra “La Pulce” e “El Pibe de Oro” per il trono di miglior claciatore nella storia del calcio continuerà  ad accompagnare la carriera del giovane asso del Barcellona, il quale si ‘limita’ a frantumare ogni tipo di record esistente.

Per commentare questo paragone, tramite le pagine de “La Gazzetta dello Sport”, è intervenuto anche Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan e direttore sportivo del Real Madrid, che ha vissuto da vicino come avversario le prodezzze dei due calciatori. Sacchi analizza come entrambi ricoprano il ruolo di uomo simbolo delle rispettive squadre, quell’elemento in grado di cambiare una partita con una giocata, gli elementi decisivi per far scivolare dalla propria parte l’equilibrio di una partita. Tuttavia, quando si arriva a fare un paragone diretto, Sacchi spiega: “Diego poteva giocare in qualsiasi squadra e renderla speciale. Messi è figlio dei nostri tempi, ama il calcio e lo interpreta con professionalità  ed entusiasmo. Il suo grande talento è meno istintivo e più acculturato da anni di scuola calcistica. Egli si collega magistralmente con la propria squadra ed in questa splendida orchestra emette acuti straordinari. à? un giocatore a tutto campo e tempo, gioca con e per la squadra, ne sfrutta le sinergie e si esalta. Come Maradona sembra che la pallaÃ? sia il prolungamento naturale del suo corpo, la maneggia con abilità  ed intuizione geniali. Lionel a differenza di Diego non ha controindicazioni ma forse ancora non ne possiede la personalità . Forse è più attaccante di Diego, magari meno geniale, però aiuta di più i compagni ed è più mobile. Tutti e due amano il calcio, ma Lionel è più rispettoso delle regole e menoÃ? showman. In ogni caso entrambi segneranno un’epoca e lasceranno un segno indelebile nella piccola storia del calcio”.