Calcio Femminile
Michelle Agyemang entusiasta: «Da sempre appassionata del pallone. Voglio raggiungere quel grande obiettivo»
Michelle Agyemang, astro nascente del calcio femminile, è stata eletta come European Golden Girl 2025. Ecco il suo racconto
Astro nascente del calcio femminile, eletta European Golden Girl 2025, la miglior giocatrice Under 21 del continente, Michelle Agyemang è campionessa d’Europa con l’Inghilterra. Tuttosport l’ha intervistata
L’EMOZIONE PER IL PREMIO «Parecchio. Mio papà mi ha chiamata durante l’ultimo raduno della Nazionale e mi ha dato la notizia. Sono rimasta sorpresa e gli ho chiesto: “Ma davvero o mi stai prendendo in giro?”, perché all’inizio non ci credevo. Sono molto grata a tutti quelli che hanno votato per me, ringrazio Dio per questa opportunità. Non me lo sarei mai immaginato…».
UNA FINALISTA TRA TALENTI INCREDIBILI «Conosco molte delle ragazze in lista e sono grandi giocatrici, talenti incredibili da tutta Europa. Essere menzionata tra di loro era già fantastico, ma essere scelta come vincitrice è davvero straordinario. Sono davvero felice».
L’ARSENAL, IL BRIGHTON E LA CRESCITA «Sono all’Arsenal da quando avevo sei anni, era il 2012, e vedere il loro supporto da allora fino ad oggi che ne ho 19 è incredibile. È bello pensare a quanto il club sia sempre stato vicino a me. E al Brighton mi trovo benissimo: le ragazze sono fantastiche, mi sostengono davvero molto. L’Arsenal è spesso in contatto con me, controlla i miei progressi, guarda le mie partite e mi dà feedback: mi stanno aiutando tantissimo, sia come giocatrice sia come persona».
PASSIONE NATA IN FAMIGLIA «È nato tutto da mio fratello. Lui giocava in una squadra alla domenica, mio papà era l’allenatore e io li seguivo sempre. Avevo soltanto cinque anni e già davo una mano con i conetti per le esercitazioni. Poi un giorno ho deciso di provare a giocare… e, pochi mesi dopo, ero già all’Arsenal».
SI ASPETTAVA DI PARTECIPARE ALL’EUROPEO «No, affatto. Anzi: a inizio anno non mi aspettavo nemmeno di essere convocata dall’Inghilterra. Andare agli Europei è stata una benedizione, far parte di quel gruppo è stato incredibile. Poter raccontare, oggi, di aver avuto un ruolo insieme alle mie compagne è qualcosa di speciale. La partita con l’Italia in semifinale, poi, è stata intensa: arrivare in finale dopo essere state in svantaggio sia nei quarti sia in semifinale non è stato semplice, ma ce l’abbiamo fatta grazie al gruppo».
MONDIALE «Direi il Mondiale. Giocare per il proprio Paese è una delle cose più incredibili che si possano vivere nel calcio».
DEDICA SPECIALE «Prima di tutto ringrazio Dio. Il talento e il privilegio di giocare a calcio non vengono da me: è un dono, e ne sono immensamente grata. E poi ai miei genitori e ai miei fratelli. Ai sacrifici di mia mamma e mio papà, che per anni mi hanno portata in giro per tutto il Paese. Ai miei allenatori, soprattutto quelli che mi hanno cresciuta all’Arsenal. E, naturalmente, al Brighton: iniziare così giovane a giocare nella Wsl non è semplice, però allenatori e compagne sono stati fantastici. E, infine, a tutta l’Inghilterra. Sono in tanti, certo, ma… tutti mi hanno sostenuta e io sono felicissima!».