Allegri dimostra una grande verità: in questa Juve non c'è posto per Dybala - Calcio News 24
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Allegri dimostra una grande verità: in questa Juve non c’è posto per Dybala

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massimiliano allegri, juventus

Allegri, con il 4-3-3 meccanico costruito a dicembre e perfezionato a gennaio, ha allestito una Juve perfetta anche senza Dybala

Ogni cosa, come sempre, è al suo posto. Per la Juve il ritornello è sempre lo stesso: certe partite non le sbaglia mai. Anche contro il Genoa il ritornello non è cambiato. Il gioco magari non colpisce l’occhio, ma la squadra si esprime in maniera tale da non dare neanche la fiammella della speranza alle sue avversarie. La squadra di Ballardini, per sua sfortuna, lo ha capito subito: gioca bene i primi quindici minuti, poi finisce per eclissarsi già nel primo tempo. Non si è scansato nessuno, per carità, perché questa Juve sa come farsi valere. Sa come imporre il proprio dominio sulla partita senza concedere fiato alle sue prede. In questo contesto emerge una grande verità: a Massimiliano Allegri, in questo momento, non serve Paulo Dybala. Anzi, se non fosse infortunato, oggi Dybala sarebbe un enorme problema da gestire per la Juve. Il 4-3-3, ideato da Allegri a dicembre e perfezionato a gennaio, è perfetto così. Solido, quadrato, foderato d’acciaio.

Fantasia ridotta ai minimi termini, con Mandzukic e Douglas Costa che finiscono per essere dei centrocampisti aggiunti e non delle ali ficcanti. E va bene così, in nome di una fase difensiva praticamente impeccabile. Per Chiellini e Benatia, ormai una coppia di fatto, mai serata come quella contro il Genoa fu più tranquilla. A dimostrazione del fatto che ora la Juve, con il 4-3-3 e priva di Dybala, difende da squadra. E lo fa come nessuno in Europa. Si muove in maniera scientifica, spezza i sogni degli avversari sul nascere. Merito di Khedira e Matuidi, ma anche di Pjanic, che quando non inventa difende come un leone, anche a costo di non innescare un Higuain da battaglia. Ora resta ancora un tassello da sistemare: Alex Sandro. Perché questo non è lui, perché il brasiliano non è il giocatore normale visto in questa prima parte di stagione. Per il resto è tutto come da copione: una Juve così può dare l’assalto a tutti gli obiettivi. Rigorosamente senza Paulo Dybala, declassato da generale a semplice soldato in nome di un 4-3-3 da non toccare per nessun motivo al mondo.