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Buon compleanno a… André Silva

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Oggi è il compleanno di André Silva, attaccante attualmente in forza alla Real Sociedad e con un passato in Italia al Milan

Oggi André Silva compie 28 anni. La sintesi della sua carriera, spesso contrassegnata da operazioni di prestito per rivalutarlo, l’ha offerta la Real Sociedad quando quest’estate l’ha preso – per l’appunto in via temporanea – dal Lipsia: «La Real Sociedad ha raggiunto un accordo con l’RB Lipsia per il prestito stagionale di André Silva. Accordo raggiunto anche con il giocatore portoghese. Il calciatore arriva in prestito con diritto di riscatto. Nato a Gondomar (Portogallo) il 6 novembre 1995. Si è allenato nelle categorie giovanili dell’FC Porto, nella cui prima squadra ha esordito a 20 anni. Due belle stagioni al club portoghese, con 24 gol, lo hanno catapultato al Milan, che ha pagato 38 milioni di euro per il suo trasferimento. Dopo una stagione in rossonero, in cui ha segnato 10 gol, Silva passa al Siviglia. Nella Liga è stato autore di 11 gol. Nella stagione 20-21 va in prestito all’Eintracht, club che finì per riscattarlo un anno dopo.

Silva ha fatto due stagioni eccezionali per la squadra tedesca, segnando un totale di 45 gol. Quei numeri gli hanno permesso di firmare con il Lipsia, club che lo ha pagato 23 milioni di euro e per il quale ha giocato le ultime due stagioni, segnando 26 gol, uno dei quali alla Arena Real in UEFA Europa League. Ora arriva al club Txuri Urdin per contribuire con la sua qualità e i suoi obiettivi a una stagione entusiasmante».

Finora la stagione del club è positiva, quella del giocatore no, condizionata com’è da un infortunio al polpaccio. Siamo alle solite, verrebbe da dire. Ogni volta che si profila un salto in avanti, si materializza uno stop che porta a una domanda alla quale è difficile rispondere: ma è forte o no André Silva?

Chi lo vedeva al Porto, avrebbe giurato su una sua esplosione.

Al Milan le cose non sono andate bene, nel senso che quanto mostrato in Europa League – 8 reti, non poche – non corrispondeva a quanto fatto in Serie A. «Quando sei giovane e solo in un nuovo mondo, senza qualcuno che ti aiuti o ti dia le giuste informazioni, non è facile» ha raccontato una volta della sua avventura italiana, rimpiangendo il fatto di non avere intercettato nel percorso Zlatan Ibrahimovic, uno che avrebbe contribuito a fargli tirare fuori tutto ciò che ha: «Lui è uno dei migliori in questa epoca, stare con lui mi avrebbe aiutato». Non ha mai mostrato rimpianti, né recriminazioni: «È stata un’esperienza educativa, sia per il mio ruolo di giocatore che per quanto riguarda la consapevolezza. Il periodo al Milan è stato relativamente limitato e discontinuo. La fiducia in me stesso sarebbe stata sicuramente più grande se io avessi giocato con più continuità. A Milano mi hanno sempre trattato in modo professionale e ho avuto ottimi rapporti. Ho anche sentito l’affetto dei tifosi, quindi ho dei bei ricordi di quell’avventura».

Su di lui ha giurato Massimo Mirabelli, a maggior ragione quando l’ha visto in Germania all’Eintracht Francoforte andare in doppia cifra: «È giovane e ha grandi qualità. Ha bisogno di adattarsi. Arrivò al Milan dal campionato portoghese, aveva fatto bene anche in Nazionale. Doveva adattarsi. In Germania sta facendo bene. E di una cosa sono certo: sarà uno degli attaccanti poi importanti del futuro».

Non c’era solo la quantità a caratterizzare quel periodo, dopo le vacche magre in rossonero e la parentesi a Siviglia tutt’altro che fortunata. Il portoghese in Bundesliga ha ritrovato la fiducia nelle proprie qualità tecniche, riassunte nello splendido gol di tacco contro l’Hertha Berlino. Emergere in Spagna, adesso, non sarà facile. Ma a dispetto di quel che pensiamo spesso di chi in Italia fallisce, pensando che non abbia il carattere per emergere, André Silva ne ha o almeno si sente sicuro, se vuole essere coerente con una frase di un po’ di tempo fa, troppo impegnativa per non ritenerla una promessa: «Indipendentemente dal club, competizione o paese, io voglio essere protagonista. Chi è ambizioso vuole sempre vincere. Io voglio lottare per arrivare in alto».