Atalanta Leverkusen, Papu Gomez e Gasperini: le sue dichiarazioni
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Atalanta Leverkusen, Papu Gomez: «Xabi Alonso è un MIX di grandi mister. CDK come ILICIC. Ho fatto pace con Gasperini, darei tutto per alzare un trofeo con la Dea»

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Alejandro Gomez

Papu Gomez, ex attaccante dell’Atalanta, ha parlato a La Gazzetta dello Sport della finale contro il Bayer Leverkusen

Il Papu Gomez ha rappresentato l’anima tecnica di quell’Atalanta che oggi, anche grazie a lui, è cresciuta in maniera tale da giocarsi la partita più importante di tutta la sua storia. Ecco le sue parole a La Gazzetta dello Sport.

CENA CON GASPERINI«Perché c’era l’obbligo di tornare ad abbracciarci: per me era come abbracciare l’Atalanta, casa mia. Non c’era motivo perché restassero rancori».

PESA LA SCONFITTA IN COPPA ITALIA«Solo per i primi due giorni: ti arrabbi, ma poi dimentichi. E con un’altra finale, puoi subito prenderti la rivincita».

LA FORZA DEL LEVERKUSEN«Allenatore preparatissimo – un mix dei grandi tecnici che ha avuto: Ancelotti, Guardiola, Benitez, Mourinho – e tanta qualità. Però concedono, a volte tanto, e prendono gol. Sarà una partita tosta: loro sono in fiducia, ma l’Atalanta se la gioca. Sicuro».

PSG-ATALANTA GARA PIU’ IMPORTANTE DELLA STORIA«No, diventa questa. Se si potesse tornare indietro, cambierei tutto quello che ho fatto con l’Atalanta per alzare un trofeo con quella maglia»

LA SUA ATALANTA E QUELLA DI OGGI«Diverse. Questa è più fisica, solida, più forte difensivamente. E ha una rosa più ampia: riguardate quanti ragazzini c’erano nella nostra panchina contro il Psg. Forse la nostra era più bella: con più talento e qualità, un tasso tecnico più alto».

CDK HA QUALCOSA DI ILICIC«Qualcosa, non solo perché sono tutti e due mancini. Josip resta Josip, il giocatore che mi ha fatto innamorare come nessuno, aveva più fantasia. Ma quando arrivò era più esperto di Charles: bravo, perché non era facile abituarsi così presto, e bene, al calcio di Gasp. Ha 23 anni, può arrivare al livello di Ilicic».

LOOKMAN«Non molla una palla e ti punta sempre, pensa sempre in avanti, per fare gol. Può fare male ad una squadra che a volte lascia campo aperto»