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Atalanta nel ricordo del suo “Mondo”: la figura di Emiliano Mondonico a Bergamo

Il ricordo dell’ex allenatore dell’Atalanta Emiliano Mondonico scomparso il 29 marzo 2018: tanti ricordi e una storia scritta e tramandata
29 marzo 2018, perisce Emiliano Mondonico dopo una lotta contro il cancro durata sette anni: una notizia che sconvolse tutto il mondo nerazzurro, visto che il mister di Rivolta d’Adda scrisse pagine importanti della storia dell’Atalanta Bergamasca Calcio tra il 1988 e il 1997, rammentato da tutto l’ambiente bergamasco anche per la sua bontà e grinta che metteva nel suo lavoro.
Con i colori nerazzurri il “Mondo” è stato protagonista indiscusso dal momento in cui è arrivato a Bergamo: la cavalcata in Coppa delle Coppe nel 1988, la rinascita di Stromberg dopo la retrocessione, le due promozioni in Serie A, una capacità di saper dare fiducia a giovani talenti come Morfeo, Vieri e Filippo Inzaghi, puntare sulla scommessa (vinta) Lentini, la finale di Coppa Italia 1996 e il rapporto stretto che aveva con la società passando dalla famiglia Bortolotti ad Ivan Ruggeri.
Nella sua carriera all’Atalanta Emiliano Mondonico tendeva sempre a rimarcare il sostegno continuo alla squadra, soprattutto nei momenti di difficoltà : contribuendo a suo modo alla crescita e maturità del tifo atalantino. L’obiettivo era sempre quello di giocarsela alla pari contro tutti e come rimarcava: «Mi piaceva moltissimo giocare contro le squadre che erano sicure di essere forti. Alla fine si chiedevano perché vincevamo noi. Semplice: perché l’Atalanta è l’Atalanta». Un ricordo sempre vivo.
