Balotelli-Roma, come può funzionare la convivenza con Dzeko e Schick?
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Balotelli verso Roma, e la convivenza con Dzeko e Schick?

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Calciomercato, si infiamma il capitolo Balotelli: rumors lo danno verso Roma, ma l’organico a disposizione di Eusebio Di Francesco complica i piani?

Vi abbiamo raccontato stamattina in esclusiva dei contatti tra la Roma e l’entourage di Mario Balotelli per vagliare ad un tavolo comune la fattibilità dell’operazione: pista assolutamente gradita al calciatore, che ha scelto – comunicandolo al suo agente Mino Raiola – di tornare in Serie A e dunque in Italia. Italia, come la maglia della nazionale che vuole riconquistare nell’era Mancini. Insomma prepariamoci: l’attuale centravanti del Nizza può presto tornare sulle prime pagine sportive di casa nostra, con diverse opzioni che si profilano all’orizzonte e con i rumors sulla destinazione Roma che diventano giorno dopo giorno più consistenti. Volendo provare ad analizzare gli effetti dell’operazione, come si integrerebbe Balotelli nella dinamica della rosa giallorossa? Un quesito che merita di essere approfondito a dovere per comprendere se nei prossimi giorni ci sarà o meno l’affondo decisivo da parte del direttore sportivo Monchi.

Balotelli ed il titolare Dzeko

Ad un passo dall’addio alla Roma nella scorsa sessione invernale di calciomercato, Edin Dzeko è passato dalle valigie in mano all’essere l’uomo simbolo della seconda parte di stagione giallorossa. Decisivo in Champions League, in particolar modo nella storica rimonta inflitta al Barcellona di Messi. Circostanze che ne hanno rialzato il valore e che hanno consigliato ai vertici societari capitolini di costruire la Roma che verrà intorno alle caratteristiche del bosniaco. Nuovamente al centro del progetto, quando tutto sembrava finito. Classe 1986, tenuto conto del carattere complessivo della stagione della Roma, che ancora una volta sarà impegnata su tutti i fronti con l’obiettivo di risultare competitiva, viene logico dedurre che ci sia bisogno di alternative di valore. Pedine che consentano alla formazione di non crollare di livello quando non si presenta nelle sue vesti da titolare. Veniamo al dunque: Balotelli accetterebbe un ruolo del genere? O presto verrebbe fuori il lato meno gradito del suo carattere? Quello che non accetta di essere messo in discussione: Balotelli si esalta se sente di essere al centro di un progetto. Così come si deprime in caso opposto. E non tira fuori certamente il meglio di sé.

E come se non bastasse, Schick…

Non solo Dzeko, con cui ha già convissuto ai tempi d’oro del Manchester City, portando in dote la tanto attesa conquista della Premier League. Nella Roma, in argomento di attaccanti centrali, dovrebbe spartire i minuti a disposizione anche con Patrik Schick. Non lo dimentichiamo, purché oggi vi sembri assurdo, l’acquisto più costoso nell’intera storia della Roma. Il ceco ha toppato di brutto alla prima stagione in giallorosso, mancando di fatto il grande salto nel calcio di primo livello, incapace di fare la differenza in una squadra di rilievo. Fatte le dovute osservazioni, risulta difficile ipotizzare che la Roma possa scegliere di disperderne il talento, e con questo l’enorme investimento di quarantadue milioni con cui si è garantita le prestazioni strappandolo alla Sampdoria. In altre parole: il club capitolino non venderà Patrik Schick. Perché convinti di avere tra le mani un calciatore di sicuro avvenire, senz’altro, ma sostanzialmente perché un’eventuale cessione andrebbe a generare una minusvalenza certa. Da qui l’ulteriore osservazione: Balotelli, centravanti per definizione, potrebbe convivere con Dzeko e Schick in un modello di riferimento – il 4-3-3 attuato da Eusebio Di Francesco – in cui è previsto l’impiego di un solo riferimento offensivo centrale? E dunque di uno tra lui, il bosniaco ed il ceco?

Balotelli-Roma, la soluzione

L’equivoco tattico dunque risulta piuttosto evidente. Allo stato dell’arte, Mario Balotelli rischierebbe di rappresentare la terza scelta nelle gerarchie di mister Di Francesco. Una soluzione che andrebbe automaticamente a sconsigliare l’operazione, non fosse altro per il carattere del personaggio in questione. Altro impiego nel 4-3-3? Difficile che, dopo una carriera disputata in gran parte nel mezzo, Balotelli possa essere impiegato su uno dei due versanti offensivi. L’unica soluzione reale sarebbe data dal passaggio ad un impianto a due punte, peraltro già attuato in alcuni frangenti della stagione – ed in determinate partite in cui la scelta era quella di affiancare Schick a Dzeko per liberare spazi – e che andrebbe effettivamente a giustificarne l’innesto. Se infatti espresso in maniera definitiva, un assetto tattico che prevede l’impiego di due attaccanti centrali libererebbe lo slot per Balotelli. A quel punto tre attaccanti di valore potrebbero tranquillamente dividersi le due maglie a disposizione, in una stagione complessa e densa di impegni quale sarà quella futura della Roma. Analisi di scenario. Prossimi giorni fondamentali per capirne di più. L’idea è in piedi.